il parroco trasferito

Lettera di un bambino al vescovo

Dodicenne a Giudice: «La sua decisione ci ha procurato dolore»

Ultimo capitolo della vicenda che ha visto la sostituzione di padre Antonio, il parroco di San Giovanni Battista di Cicalesi a Nocera Inferiore. A monsignor Giuseppe Giudice, vescovo della diocesi Nocera-Sarno, è arrivata una lettera scritta da C., un bambino di 12 anni che, come segnalano i portavoce del consiglio pastorale, «è parte attiva della comunità, lui più di tutti noi, sente il peso della decisione».

Il messaggio che il ragazzino manda al vescovo è chiaro. «Caro vescovo, la vostra decisione di trasferire il nostro amatissimo parroco è ormai ufficiale. Sono ancora piccolo, ma vorrei cercare di aprire il vostro cuore a questo immenso dolore che ci avete procurato. La mia non è una lettera di rimprovero, certamente siete voi il nostro vescovo e a voi spettano le tante decisioni. Ai miei occhi il vescovo dovrebbe essere “padre” di una grande famiglia, ma in questo momento i miei occhi mi fanno vedere un uomo che è al di sopra di noi. Il nostro parroco è arrivato in questa nostra comunità da 5 anni e i suoi tanti sforzi hanno portato non ad una maturità ma sicuramente ad una crescita. Amo molto la chiesa e con essa il mio parroco e il nostro papa Francesco e ascoltando una delle sue tante omelia quella più bella è stata l’omelia fatta a Lampedusa, dico questo perché questa sua scelta mi ha dato l’impressione di essere stata il perfetto contrario di quello che ha detto un vostro superiore: no alla globalizzazione dell’indifferenza. Eccellenza la ringrazio se le sue orecchie potranno dare ascolto alle mie parole».

Davide Speranza

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