vicenda alcatel

Lettera dei lavoratori al sindaco

«Sensibilizzi il governo per l’apertura di un tavolo tecnico»

È stata predisposta la lettera che i dipendenti dell’Alcatel di Battipaglia hanno chiesto di firmare al sindaco Giovanni Santomauro e a tutti i consiglieri comunali per tentare di sensibilizzare il governo centrale per la costituzione di un tavolo di confronto con la multinazionale francese. «Poco più di due anni fa, abbiamo dovuto subire la cessione della parte produttiva che ha dimezzato di oltre il 50 per cento le unità lavorative dell’intero sito – si legge nella lettera - oggi siamo costretti a subire la chiusura di due reparti di ricerca e sviluppo, chiusura che si è concretizzata con il trasferimento forzato e la messa in cigs del 30 per cento della attuale forza lavorativa del sito senza nessuna prospettiva di ricollocazione locale. Nel 2010 l’azienda attuò una strategia mirata a spostare le attività produttive verso paesi a basso costo».

La lettera prosegue: «A seguito della grave perdita subita si fece carico di impegnarsi al fine di confermare e rafforzare le attività di ricerca e sviluppo del sito di Battipaglia. L’accordo del 2010 è stato rimpiazzato da un altro stipulato nel giugno 2012 presso il ministero dello sviluppo economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali. In quell’accordo l’Alcatel dichiarava di trovarsi in uno stato di crisi dovuto all’andamento generale dell’economia mondiale. Questa crisi avrebbe comportato per Battipaglia, la chiusura di 2 interi reparti di ricerca e sviluppo nel contesto delle reti ottiche, al fine di mettere in atto un piano di razionalizzazione logistica che ha previsto lo spostamento delle attività di ricerca presso il sito Alcatel di Vimercate, in Brianza. Tale misura ha comportato un indebolimento sistematico del sito di Battipaglia a seguito della migrazione forzata di un certo numero di lavoratori verso la sede di Vimercate e dell’avvio della procedura di cigs per le restanti unità lavorative coinvolte».

Quindi la conclusione: «È importante sottolineare che i due reparti erano nati nel 2000 a fronte di due progetti finanziati dal ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sul nostro territorio. I progetti hanno comportato all’Alcatel un introito complessivo di 24 milioni di euro a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato di giovani specializzati in campo ingegneristico e informatico».(f.p.)

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