DRAMMA LAVORO

Lettera a Landini: «Prenda posizione sul caso Fonderie»

Appello del comitato “Salute e vita” al segretario della Fiom. E gli operai organizzano nuove forme di protesta

SALERNO Prendere una posizione chiara e decisa sulle Fonderie Pisano: è quello che chiede il comitato “Salute e vita” al segretario nazionale della Cgil Fiom, Maurizio Landini. Una seconda lettera, dopo quella di due mesi fa rimasta senza risposta. Per il portavoce del comitato, Lorenzo Forte, sono preoccupanti le posizioni espresse dalla Cgil locale e dal delegato nazionale all’ambiente e alla sicurezza, Maurizio Marcelli. «Il signor Marcelli – si legge nella lettera inviata al segretario nazionale della Fiom – ha avuto il coraggio di affermare, tra le altre cose, “che non c’è stata violazione delle norme da parte del proprietario di questa fonderia”. Ebbene vogliamo ricordarle che la proprietà Pisano ha lavorato in totale spregio della legge sia per quanto riguarda le norme ambientali che per la sicurezza dei lavoratori, così come testimoniato dai reati per cui ha patteggiato nei processi che l’hanno vista coinvolta. Il signor Marcelli non è degno di essere un rappresentante di un sindacato che ha lottato sempre per la vita. Ci rivolgiamo a lei confidando che lei prenda al più presto pubblicamente una posizione chiara in merito a questa triste vicenda e provvedimenti nei confronti di Marcelli, le cui dichiarazioni gettano una pesante ombra sull’operato del sindacato che lei rappresenta. Le rinnoviamo inoltre la richiesta di un incontro con una nostra delegazione in modo da poterci confrontare».

Sarà una settimana molto calda anche per il fronte operaio. Per oggi sono previste ulteriori iniziative da parte dei 120 operai delle Fonderie mentre è mercoledì che si avrà un delicato incontro tra i delegati sindacali e la proprietà per discutere del difficile nodo dell’avviata procedura di messa in mobilità del personale.

Gli operai, dopo il no del giudice una riapertura controllata, navigano a vista in un mare sempre meno calmo e sebbene gli stipendi siano stati assicurati almeno fino al mese di settembre, una volta scaduti i termini dell’attivazione della procedura si passerà direttamente al licenziamento. In settimana si cercherà anche di avere un secondo incontro in Regione per trovare fondi e metodi per far accedere i lavoratori alla cassa integrazione in deroga di cui si è già discusso a Napoli la scorsa settimana ma che, dopo la chiusura dei giochi da parte della Procura, appare sempre più un miraggio.

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