Lepore: «Passi in avanti per la zona economica speciale al porto» 

L’assessore regionale alle Attività produttive ieri in città Centinaia di milioni anche per le imprese nelle aree di crisi

L’impegno del Governo per l’attuazione delle Zone economiche speciali (Zes), è diventato fatto concreto. Se n’è discusso ieri pomeriggio alla stazione marittima nel corso del convegno “Area Campania 4.0”, organizzato dal Lions Club Branch Salerno-Minerva. Le Zes come strumento di rilancio dell’economia del territorio sul territorio stesso, attraverso l'utilizzo virtuoso, da parte delle piccole e medie imprese, delle agevolazioni offerte dall’ordinamento giuridico nazionale, regionale e comunitario. Come è noto, nell’ambito della sperimentazione, avviata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Campania ha proposto, in attuazione del Patto per lo sviluppo, l’istituzione della Zona economica speciale nelle aree dei porti e dei retroporti di Napoli e Salerno.
«Due anni fa a Salerno lanciai l’idea di attivare un processo che avrebbe portato all'istituzione delle Zes – ha esordito l’assessore alle attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore – ci siamo riusciti con tenacia grazie alla spinta ed all’mpulso che ha dato a questo argomento il presidente Vincenzo De Luca. Il Governo, con un decreto importante, ha adottato le Zes e le istituisce, vedremo in questi giorni il testo definitivo dopodiché avremo a disposizione due mesi di tempo per la conversione del decreto e per l'assunzione di tutte le responsabilità connesse. Il Governo nel fare questa azione – ha continuato Lepore – di cui dobbiamo dare merito al ministro De Vincenti che sta lavorando con grande intensità per il Mezzogiorno, ha recepito pienamente le indicazioni della Giunta regionale della Campania. Con l'attuazione delle Zes, ci saranno due regioni a pilotare questo processo, la Calabria con Gioia Tauro e la Campania con le Zone economiche speciali portuali e retroportuali di Napoli e Salerno».
Sotto i riflettori anche il tessuto imprenditoriale del territorio salernitano, di cui l’assessore Lepore ha discusso nel suo intervento partendo dalle misure adottate per le piccole e medie imprese secondo il recente rapporto della Banca d'Italia. « Il tessuto imprenditoriale in Campania è vivace– ha ammesso Lepore – se guardiamo ai contratti di sviluppo ed alle aree di crisi industriale vediamo che per i primi, il 30% dei progetti di investimento nazionali sono presentati da imprese Campane o che investono in Campania , mentre per l’avviso pubblico nazionale relativo alle aree di crisi non complessa, le imprese campane hanno presentato più della metà dei progetti di investimento. Per questa ragione abbiamo chiuso un accordo con il Ministero dello Sviluppo per finanziare i contratti di sviluppo con 325 milioni, 175 li ha messi il Governo e 150 la Regione Campania, in questo modo esauriremo tutte le domande che sono state presentate e stanziamo 90 milioni per nuovi investimenti. Per le aree di crisi non complessa – ha concluso Lepore – stiamo facendo invece un nuovo accordo di programma che consentirà di dotare di altri 100 milioni le aree di crisi per assorbire tutte le richieste di investimento che sono state presentate». Tra i relatori al convegno anche Piero De Luca: «La Campania deve farsi trovare pronta alla creazione delle Zone economiche speciali, anche perché ha posto, tra le condizioni particolari nella delibera del dicembre 2016, quella econdo cui bisogna garantire il 90% dell’occupazione a residenti della Regione Campania».
Carla Polverino
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