Legge lettorale, è scontro sullo sbarramento

Sinistra ecologia e libertà scrive ad Alfano. Bassolino: «Mettere la soglia alta è di inaudita gravità»

NAPOLI. «Negli scorsi mesi la legge elettorale regionale campana è stata più volta rivista, modificata, stravolta: nella giungla di rimandi e richiami che si è venuta a creare sono tanti, troppi i dubbi interpretativi e le ambiguità formatisi, tali da mettere a repentaglio le intere elezioni, dato che essi rischiano di tradursi in possibili contestazioni del risultato elettorale». È quanto sostiene, in una nota, il deputato di Sel, Arturo Scotto, il quale evidenzia, tra l’altro, che «quando mancano ormai pochi mesi alle elezioni regionali in Campania, la Regione continua a rifiutarsi di esprimere un’interpretazione autentica della legge elettorale così come modificata negli scorsi mesi, ed anzi si prepara a cambiarla ancora una volta nei prossimi giorni»..

Per il parlamentare di Sinistra ecologia e libertà «una situazione di questo tipo è un paradosso ed una presa in giro nei confronti dei cittadini, che hanno il diritto di conoscere in anticipo con certezza le regole che presiederanno alle elezioni regionali».

Per questi motivi, Scotto ha deciso di scrivere al Ministro dell’Interno «per esporgli la problematica e chiedergli di chiarire i punti più ambigui della normativa e di valutare la possibilità di un intervento legislativo di modifica o una interpretazione autentica che prevenga eventuali contestazioni del risultato elettorale».

In attesa di risposte, Sinistra Ecologia Libertà «continuerà a chiedere chiarezza e rispetto verso gli elettori organizzando e sostenendo mobilitazioni, a partire dal presidio convocato da forze politiche e sociali per domani alle ore 10 presso l’isola F10 del Centro direzionale di Napoli, in coincidenza con la riunione del Consiglio regionale della Campania».

Sulla vicenda è intervunto con un post su Facebook anche l’ex presidente della Giunta regionale campana Antonio Bassolino. «Cambiare le regole in piena campagna elettorale – saremmo anzi alla vigilia del voto, senza il discutibile rinvio della data – e mettere una soglia alta è di inaudita gravità», sostiene Bassolino.

Pertanto per l’ex presidente della Giunta regionale «la convocazione di un presidio di protesta è giusta, ed è del tutto legittimo, anzi è un dovere civico fare ostruzionismo».

(re.cro.)

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