«Le staminali sono l’unica speranza per i nostri figli»

L’appello della salernitana Paola Sivoccia che lotta per la sua piccola Marta Oggi il comitato campano sarà a Roma per incontrare la senatrice Bonfrisco

«Facciamo la storia». Questo il grido di battaglia lanciato da Paola Sivoccia a nome del comitato Campania Pro Stamina che oggi sarà ricevuto al Ministero della Salute dalla senatrice Anna Cinzia Bonfrisco dopo la manifestazione della scorsa settimana quando gli attivisti si sono recati a Roma per chiedere ascolto ed assistenza in quella che loro definiscono «una battaglia di civiltà». Paola è la mamma di Marta Cupo, una bambina salernitana di quasi cinque anni affetta da leucomalacia cistica periventricolare bilaterale con quadro motorio di tetra paresi spastica. Marta, come tantissimi altri bambini in Italia, non cammina, non parla, non potrà mai avere una vita normale. L’unica speranza, per lenire almeno in parte le incredibili sofferenze quotidiane di questi bimbi e delle loro coraggiosissime famiglie, sono le infusioni di cellule staminali che al momento vengono praticate solo agli ospedali civili di Brescia e che, purtroppo, hanno liste d’attesa lunghissime. «A nome del comitato e per mia figlia - ha detto la mamma di Paola - chiediamo attenzione al Ministero ma anche a tutte le istituzioni che possono dare maggiore forza alla nostra battaglia. Questo non è un problema di pochi e lo Stato italiano non può lavarsene le mani. I nostri figli sono i loro figli. Le nostre sofferenze sono anche le loro». Molte speranze sono riposte nell’incontro di domani. «Il comitato - ha detto Paola - non si ferma. Chiediamo che le infusioni siano fatte anche in altri ospedali sempre vicino a Brescia per snellire le liste d’attesa che in questo momento tolgono speranza anche a chi ha avuto il placet del giudice per procedere alle infusioni». In settimana, infatti, l’avvocato Teresa Parrella, che insieme ad altri legali segue pro bono le famiglie dei bambini iscritti al comitato, farà ufficialmente richiesta al Tribunale di Salerno perché anche Marta sia ammessa al programma di cure compassionevoli. Samuele, altro bimbo salernitano, attende la pronuncia del giudice il prossimo 24 luglio ma alla luce di un recente sì, ottenuto da un altro bambino in città, si spera di procedere con le cure. La speranza è che anche Marta possa avere lo stesso destino ma, chiaramente, i tempi d’attesa sono lunghissimi. La piccola è vittima di un caso di malasanità, la sua patologia è infatti insorta in seguito alla nascita. Ancora tante le iniziative programmate dal Comitato Campania Pro Stamina che - ha assicurato Paola - «andrà avanti a oltranza fino a che non ci sarà riconosciuto quello che è un nostro diritto. Le infusioni devono essere fatte in più ospedali perché, come è accaduto per la piccola Sofia, se un giudice ti consente di curarti non puoi morire nell’attesa».

Carmen Incisivo

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