Le saracinesche abbassate sono l’immagine della crisi 

La “passeggiata” in centro di Startup Pagani: «In 500 metri venti negozi chiusi» L’assessora Capossela: «Lavoriamo per riattivare una rete con i commercianti»

Saracinesche abbassate nel centro cittadino, il movimento Startup Pagani lancia una provocazione su quello che ha definito «un mezzo miglio chiuso». Solo percorrendo i 560 metri che coprono la lunghezza complessiva di via Pagano, piazza D’Arezzo e corso Ettore Padovano, infatti, il gruppo di giovani paganesi, attivi nell’organizzazione di iniziative per rivitalizzare la città, ha contato oltre venti negozi chiusi. Scatti pubblicati sui social per puntare i riflettori sul problema e dare una scossa al fine di avviare un dibattito sulle possibili soluzioni per dare un freno alla crisi annosa del commercio, non sufficientemente affrontata negli anni dalla politica.
Locali in pieno centro cittadino, ma anche del limitrofo centro storico, che con il tempo hanno accusato una crisi profonda, di portata generale, di cui, però, Pagani ha particolarmente risentito. «Ventuno negozi che negli anni hanno ospitato attività floride di commercio, di ristorazione e di servizi adesso sono lì a completare lo scenario sempre più deprimente del centro della nostra città - ha scritto il gruppo -. Tutti lo sanno, tutti ne parlano. Nessuno fa niente. Si dovrebbero incentivare le aziende, diminuire le imposte legate alle locazioni, colpire in qualche modo i proprietari dei locali sfitti».
Esternazioni accompagnate dalla richiesta di agire concretamente, rivolta a politici e associazioni di categoria. Sono poche le attività nel centro cittadino che non hanno accusato cali nelle vendite dall’inizio della crisi. Negli anni si è concretizzata da una parte la migrazione verso i paesi limitrofi di attività storiche e dall’altra il venir meno della volontà di investire nella propria città da parte di molti imprenditori locali.
Una situazione che in realtà ha risentito anche dell’assenza di un piano commercio e di una ztl costante, a cui porre urgentemente rimedio. Un contesto ben conosciuto dalla neo assessora al commercio, Valentina Capossela, che recentemente ha deciso di investire in prima persona nel commercio cittadino e che dal suo insediamento ha tentato di cucire un rapporto di collaborazione con i commercianti. «Sappiamo bene quali sono le difficoltà del commercio, che risente di una crisi comunque generalizzata. Ce la stiamo mettendo tutta per riattivare una rete tra commercianti e amministrazione, mettendo su delle iniziative, ma soprattutto puntando a dialogare con i privati per far abbassare i prezzi dei fitti in centro e pensando nel prossimo futuro a degli incentivi. La soluzione principale alla desertificazione commerciale è comunque che gli imprenditori tornino ad investire nella propria città e che i cittadini prediligano per i propri acquisti Pagani».
Martina Nacchio
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