Le ordinanze anti fuochi diventano carta straccia

In tutta la provincia nessuno ha rispettato i divieti imposti dai Comuni Sindaco spazzino a Salerno, inosservate le limitazioni al conferimento dei rifiuti

SALERNO. Le ordinanze su botti e rifiuti firmate dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, per garantire pulizia e sicurezza durante l’ultima notte dell’anno si sono rivelate poco più che carta straccia. Il divieto di sparo di botti e fuochi d’artificio, in vigore fino al 6 gennaio prossimo su tutto il territorio comunale, è stato praticamente ignorato dalla stragrande maggioranza dei salernitani, che non hanno voluto per niente rinunciare al tradizionale sparo augurale. C’è stato anche chi ha ritenuto giusto cominciare i “festeggiamenti” già dal primo pomeriggio, durante il tradizionale struscio della vigilia di Capodanno, con esplosioni che si sono udite in diverse zone del centro così come della periferia. L’apoteosi c’è stata ovviamente allo scoccare della mezzanotte quando, confusi tra gli unici fuochi d’artificio autorizzati – quelli offerti dall’amministrazione comunale e sparati dal molo Masuccio Salernitano – diverse batterie di fuochi illegali e botti ad alto potenziale sono state fatte esplodere anche in punti molti affollati del centro. In via Roma, numerose batterie di fuochi d’artificio sono state esplose a pochi passi da Palazzo di Città e poi lasciate lì mentre il cartone che le ricopriva prendeva fuoco creando dei micro incendi che hanno creato non poca apprensione tra chi, in quel momento, stava lasciando a piedi piazza Amendola, dove si era esibito il trio Il Volo, sfruttando la chiusura al traffico imposta fin dalla mattina.

Ma da Torrione a Mariconda, si è sparato un po’ ovunque, in barba alle ordinanze e alle possibili sanzioni che avrebbero gravato sui trasgressori. E sui social network c’è stato chi ha sintetizzato in poche parole il racconto di una notte che per molti è stata insonne a causa delle ripetute esplosioni. “Quarantatre minuti ininterrotti di esplosioni in via Alfredo Capone. Da Kabul è tutto!” ha scritto con ironia sul suo profilo Facebook Antonio Capezzuto, segretario provinciale della Nidil Cgil.

Stesso risultato negli altri centri della provincia in cui i sindaci hanno emesso ordinanze anti botti. Del resto, con la prevedibile impossibilità di controllare il rispetto dei divieti, era scontato che l’effetto deterrente fosse nullo.

E se con i botti non è andata bene, meglio non è andata con l’ordinanza che a Salerno ha vietato il conferimento di carta e cartone, per le utenze domestiche e commerciali, dalle 13.30 di giovedì fino alle 6 di ieri mattina. Il 2016 in città è cominciato così com’era finito, con strade sporche un po’ ovunque, a cominciare dal centro cittadino dove, nei pressi dei locali della movida che dall’aperitivo fino a notte inoltrata hanno tenuto le saracinesche alzate, cumuli e sacchi di spazzatura hanno fatto da sfondo alla passeggiata serale di tanti salernitani che hanno raggiunto a piedi piazza Amendola per ascoltare il concerto del trio Il Volo oppure per raggiungere bar, pub e ristoranti.

Le sanzioni da 500 euro comminate mercoledì scorso ad alcuni locali nei pressi di piazza Portanova, pizzicati dopo i controlli della polizia municipale scattati in seguito alle denunce di alcuni cittadini, non hanno intimorito nessuno. L’invito al buon senso lanciato dal sindaco Napoli, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato alcune foto che lo immortalano mentre con tanto di guanti raccoglie alcuni rifiuti tra via Roma e il lungomare Trieste, è caduto nel vuoto.

Inciviltà a parte, qualcosa è da rivedere nell’organizzazione del servizio di igiene urbana. Non a caso, il sindaco Napoli ha convocato per questa mattina una riunione in Comune sui problemi della nettezza urbana.

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