Le opposizioni: «Ritirare il provvedimento» 

Russo (Fi): «È uno schiaffo ai cittadini». Muscarà (M5s): «Ennesima vergogna del finto moralizzatore»

Gli aumenti di ferragosto ai manager della sanità infiammano lo scontro in Regione, riaprendo le ostilità in una fase di stand by vacanziero. Forza Italia chiede di sospendere l'esecuzione della delibera e destinare le risorse al taglio dei ticket, e a nodi come liste d’attesa e barelle nei reparti. Il capogruppo Armando Cesaro parla di «un vergognoso blitz di ferragosto assolutamente inaccettabile visto che non risulta ancora effettuata nessuna verifica degli obiettivi affidati ai direttori generali». Preannuncia interrogazioni in aula il forzista Ermanno Russo, vicepresidente del consiglio regionale: «È uno schiaffo ai cittadini. La riparametrazione del trattamento economico dei direttori generali sembra un blitz in piena regola ma per certi versi non lo è. O meglio, lo è per le modalità e la tempistica con cui si sta consumando, attraverso cioè una deliberazione di Giunta regionale adottata in agosto e pubblicata addirittura alla vigilia di ferragosto, ma non lo è – spiega – se si tiene conto del fatto che già a dicembre la maggioranza di centrosinistra aveva proposto e si era poi approvata un emendamento alla legge di stabilità 2017 con cui teneva fuori i direttori generali, sanitari e amministrativi di Asl e aziende ospedaliere dalla riduzione del 20 per cento allo stipendio di chi ricopre incarichi apicali. Si tratta dunque di un atto premeditato e assolutamente fuori luogo. In quei ruoli non vedo neanche grandi eccellenze». Spara a zero anche Maria Muscarà, componente della commissione sanità per il M5S: «Questa è l'ennesima vergogna di De Luca, che in piazza fa il moralizzatore, pronto ad accorpare gli enti, e poi premia i manager scelti da lui. Stavolta è anche peggio dell'aumento di stipendio del presidente della partecipata Arcadis, il conto lo pagheranno a settembre i cittadini, a cominciare dalle analisi».
Mostra cautela invece Franco Moxedano dell'Idv, altro membro della commissione sanità, che fa una premessa: «Per coerenza dico che non è uno scandalo varare un provvedimento in questi giorni, da assessore del comune di Napoli sono stato costretto a fare delibere il 14 agosto su questioni urgenti, del resto l’attività continua in queste date». «Al rientro – aggiunge – valuteremo le motivazioni e l’opportunità dell’atto».
Gianmaria Roberti
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