castel dell’ovo

Le opere di Tufano fanno incontrare la pittura e la parola

NAPOLI. Ilia Tufano ha fatto e fa della sperimentazione nel campo della compenetrazione intersezionale tra linguaggi diversi - eminentemente quello visivo e quello verbale - il proprio terreno di...

NAPOLI. Ilia Tufano ha fatto e fa della sperimentazione nel campo della compenetrazione intersezionale tra linguaggi diversi - eminentemente quello visivo e quello verbale - il proprio terreno di cimento artistico ed esistenziale. Al suo attivo ha già numerose realizzazioni, dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle conversazioni, alla poesia. Quest’opera affascinante diviene oggetto di interesse in uno spazio espositivo prestigioso come quello di Castel dell’Ovo, a Napoli. Nella Sala delle Prigioni è, infatti, allocata la mostra “La pittura e le parole”, con inaugurazione fissata al 4 ottobre e serata conclusiva il 18. Per quanto concerne la pittura, i lavori sono scelti tra quelli messi a punto a partire dal 2005, ma dalla stessa data è stato selezionato e proposto anche altro materiale: libri, installazioni e realizzazioni scultoree. Curatore della personale è Giorgio Agnisola, il quale prende parte anche alla conversazione e al reading di poesia conclusivi dell’intero progetto. Un’esperienza polisensa e carica di significati proclivi a determinare quella che è possibile definire come un’acuta strada di riflessione su tutto ciò che può esitare una possibilità di ripensare, a monte di uno slancio comunicativo pronto a pronunciarsi nelle modalità e nelle forme più disparate, saggiate dalla Tufano in un irrefrenabile divenire sempre emblematico, denuncia e, al contempo, opportunità di riscatto delle nostre effettive capacità di dizione dell’essenza e dell’esistere che l’odierno flusso, tecnologicamente avanzato, di canali e di messaggi veicolanti immagini e parole sovente a sproposito, non riesce a sfruttare appieno. Punto d’arrivo la pubblicazione di un Quaderno di Movimento Aperto che raccoglierà testi critici e poetici. Insieme con Agnisola parteciperanno al colloquio che chiuderà la mostra il 18 ottobre, altre figure di spicco della critica come Ugo Piscopo e Dario Giugliano, ma anche poeti: Raffaele Rizzo, Enza Silvestrini, Gerardo Pedicini, Pino Vetromile, Antonio Filippetti, Mimmo Grasso, Lello Agretti, Pasquale Amoroso, Rosanna Bazzano, Antonio Spagnuolo, Ciro Vitiello, Raffaele Urraro, Mimmo Grasso, Eugenio Lucrezi, Giuseppe Bilotta, Cinzia Caputo, Ariele D’Ambrosio, Vera D’Atri, Marco De Gemmis e Marisa Papa Ruggiero. (ci.ma.)

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