Le muore figlio in grembo Scatta la denuncia ai pm

La giovane donna era pronta per il parto, ma il cuore del suo bimbo s’è fermato I carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica. Autopsia e inchiesta

CAPACCIO. Donna incinta alla quarantaduesima settimana perde il bimbo che portava in grembo. È accaduto a una giovane coppia di Capaccio. Lei, 33 anni, era stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia per portare a compimento la gravidanza. Nel reparto di ginecologia è arrivata a inizio settimana. Dopo i primi giorni con il quadro clinico ottimale, venerdì sera la triste notizia. Il cuore del feto non batteva più. Ieri si è proceduto con il parto cesareo. La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri per sospetta negligenza medica.

Doveva essere ricoverata in una clinica privata, ma lo stato di agitazione dei lavoratori della struttura scelta dalla coppia ha spinto il ginecologo che ha seguito la gravidanza a spostare il ricovero nell’ospedale battipagliese. La donna si è recata all’accettazione, ha presentato tutta la documentazione relativa al decorso della gravidanza ed è stato disposto il suo ricovero nel reparto di ginecologa. Tutto procedeva bene. Il decorso ospedaliero era ottimale. Si doveva attendere solo il momento di avviare la puerpera al parto.

La situazione è precipitata di colpo l’altra sera. Dopo la terapia quotidiana e gli accertamenti medici di routine, si è evidenziato il problema al feto. Il cuoricino non batteva più. Il nascituro non dava segnali di vita. Si è proceduto con le verifiche mediche suppletive che hanno confermato il primo responso. Non c’era più battito. A quel punto è stata informata la puerpera. La notizia è stata una mazzata per la coppia capaccese che non riusciva a darsi una spiegazione. Soprattutto dopo i pareri medici soddisfacenti dei primi giorni di ricovero.

Nella giornata di ieri la 33enne di Capaccio è stata portata in sala parto per un intervento cesareo. Alla donna è stato tolto il feto morto. I familiari, a quel punto, hanno avviato le procedure per la denuncia ai carabinieri. Il loro intento è innanzitutto fare chiarezza per sgombrare il campo dai sospetti di negligenza medica. La coppia si è rivolta a un legale di propria fiducia ed ha presentato l’esposto che è stato consegnato ai carabinieri della stazione di Battipaglia, diretta dal maresciallo Roberto Mari. La procura, diretta dal dottor Franco Roberti, che ha ricevuto l’informativa dei militari dell’Arma, coordinati dal comando compagnia di Battipaglia, diretto dal capitano Giuseppe Costa, ha avviato le procedure del caso: è stata sequestrata la cartella clinica della donna di Capaccio e disposto l’esame esterno del feto affidato al medico legale Giovanni Zotti. Il corpicino è stato sequestrato ed è probabile che nei prossimi giorni dovrebbe svolgersi l’esame autoptico. La magistratura, infatti, deve notificare la decisione di eseguire l’autopsia al personale ospedaliero che ha avuto in cura la donna e che, in qualche modo, potrebbe avere delle responsabilità di negligenza medica nella morta del feto. La notizia della morte del feto si è diffusa anche a Capaccio dove vive la famiglia della 33enne, molto stimata e conosciuta.

Massimiliano Lanzotto

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