«Le Luci salveranno i negozi»

Ascom: «Il 30 per cento chiuderà entro gennaio. Sì alla soppressione delle navette». Scettica la Cidec

Il commercio salernitano confida in Luci d’Artista. Non per assicurarsi la ripresa, ma per scongiurare la debacle definitiva. «Il 2013 si chiuderà malissimo: dai dati in nostro possesso almeno il 30 per cento dei negozi è destinato a chiudere i battenti prima dell’anno nuovo». Sabatino Senatore non usa mezzi termini tastando il polso al terziario, che punta tutto sul traffico di visitatori previsti già da novembre. «La gente non ha un euro in tasca da spendere, ma è anche vero che le Luci hanno sempre prodotto movimento che alimenta un notevole indotto - ha commentato - Gli unici nei sono il traffico ed il caos parcheggi». Che quest’anno però, potrebbero essere evitati grazie alla metropolitana.

«L’idea di non prevedere le navette che collegano l’Arechi con piazza della Concordia non è malvagia, anzi - ha sottolineato ancora l’esponente di Ascom-Confcommercio - Meno mezzi mettiamo su strada meglio è». All’origine della scelta dell’amministrazione comunale, oltre alla necessità di tagliare il budget, la volontà di non arrecare disagio ai residenti ed ai commercianti della zona orientale, con la chiusura del lungomare dove abitualmente veniva creata la corsia preferenziale per le navette. «Noi ovviamente non possiamo che essere d’accordo, siamo stati i primi a sollecitarlo - ha precisato Angelo Marinari di Confesercenti - Siamo sempre stati convinti del fatto che le navette non hanno arrecato grandi benefici: se ne sono serviti solo i salernitani della zona orientale per raggiungere il centro, ma questa operazione è costata la perdita di un centinaio di posti auto dalla cornetteria di Mercatello a Torrione. Sono convinto che la metropolitana sostituirà ottimamente le navette, ma occorre tenere alta la guardia rispetto ai bus turistici. Dovranno rigorosamente fermarsi all’Arechi e ribadiamo l’invito già inoltrato l'anno scorso al Comune: ogni pullman, come accade in tutte le città turistiche, deve versare un obolo per il suo ingresso in città. Cinquanta euro potrebbe essere un prezzo equo, che aiuterebbe anche a fare cassa». Sull’ipotesi di mettere nel congelatore le navette, affidandosi solo al servizio della metropolitana, gli unici ad essere scettici sono gli esponenti della Cidec. «Comprendo le esigenze di risparmio del Comune, ma nutro qualche dubbio sul fatto che il servizio su ferro possa sostituire quello su gomma - ha spiegato Matteo Caputo - L’importante è non precludersi la possibilità di correttivi da attuare in corso d’opera».

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