la politica 

«Le commissioni sono ferme» Proteste della minoranza

Troppi consiglieri e poche commissioni: tutto fermo. A Palazzo di Città sono passati quasi due mesi dalla riunione dell’ultima commissione consiliare e dalla scorsa riunione del Consiglio comunale:...

Troppi consiglieri e poche commissioni: tutto fermo. A Palazzo di Città sono passati quasi due mesi dalla riunione dell’ultima commissione consiliare e dalla scorsa riunione del Consiglio comunale: «Quest’amministrazione è immobile», tuonano dall’opposizione.
Tutto nasce dai nuovi equilibri in Consiglio: con Alfonso Baldi e Rossella Speranza indipendenti, il più numeroso tra i gruppi consiliari è diventato quello misto. Un gruppone guidato dal consigliere d’opposizione Luigi D’Acampora, che fu il primo ad aderire, che ha sette anime: una in più delle sei commissioni permanenti: ci sono gli oppositori convinti, i consiglieri vicini alla maggioranza e quelli di mezzo. Ora dovranno ripartirsi tra le commissioni e D’Acampora dice: «Se decideranno autonomamente, rispettando ruoli e anzianità, accetterò le richieste, altrimenti, passati due giorni, li dividerò io».
Alla doglianza s’associa il consigliere d’opposizione, Alessio Cairone: «Come facciamo a dar voce ai cittadini se gli organi preposti a farlo non vengono convocati? La verità è che hanno paura di riunire il Consiglio». Ada Caso, consigliere di maggioranza, per motivi professionali è negli Usa per qualche mese: «Ora sono appena tredici…», commenta Cairone.(c. l.)
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