la politica 

Le commissioni permanenti restano alla maggioranza

La maggioranza sbatte le porte in faccia all’opposizione. Cambiano gli equilibri nel civico consesso, ma gran parte delle commissioni permanenti resta sotto la guida dei consiglieri di maggioranza. A...

La maggioranza sbatte le porte in faccia all’opposizione. Cambiano gli equilibri nel civico consesso, ma gran parte delle commissioni permanenti resta sotto la guida dei consiglieri di maggioranza. A capo della seconda commissione c’è Gerardo Zaccaria di Forza Italia, nella terza c’è Elda Morini di “Con Cecilia”, nella quarta Francesco Marino di Rivoluzione Cristiana e nella sesta c’è Antonietta Petrosino di “Etica”. L’unica presidente d’opposizione è Gemma Caprino, che dai tempi della maggioranza conserva la guida della quinta commissione. Tramonta l’idea di concedere tre poltrone alla minoranza. In standby la presidenza della commissione numero 1.
Il capogruppo del gruppo misto, D’Acampora, aveva riunito gli altri sei indipendenti del civico consesso: una riunione convocata per suddividersi la rappresentanza nelle commissioni. Al summit Cappelli non c’era. I presenti avevano deciso di inserire nella prima commissione, quella che si occupa di lavori pubblici, Alfonso Baldi, che fino a poche settimane fa, prima di dimettersi, ne era il presidente: Baldi avrebbe preso il posto di Cappelli, che sarebbe andato alla quarta commissione, quella al bilancio. Cappelli, però, s’è inalberato, ritenendo di vantare un’esperienza tale da poter restare in prima commissione. E poi, tra i consiglieri del gruppo misto, Cappelli è l’unico di maggioranza. E così il consigliere provinciale, che riteneva illegittima la sostituzione, ha chiesto un parere alla segretaria generale, che ha ribadito la necessità di mantenere in commissione le proporzioni esistenti in Consiglio tra maggioranza e minoranza. E così il presidente del consiglio, Franco Falcone, ha fatto sapere che Cappelli resterà nella prima commissione e il suo voto ponderato non varrà per i sette del gruppo misto, ma solo per i consiglieri di maggioranza indipendenti: in sostanza solo per sé.(c. l.)
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