le ordinanze più curiose

Le battaglie in nome del decoro

No a pranzi in spiaggia, racchettoni e passeggiate in bikini

SALERNO. Estate tra divieti e proibizioni. Dalla Costa d’Amalfi fino al Cilento. In Costiera tutti i Comuni hanno emesso ex novo (o confermato) ordinanze che vietano alcuni comportamenti. E nel caso in cui non se ne tenga conto, si dovrà mettere mano al portafoglio per pagare le sanzioni. In una ipotetica hit parade dei divieti più gettonati sul comprensorio amalfitano, al primo posto c’è quello di passeggiare per le cittadine a torso nudo. Un’abitudine proibita a Vietri sul Mare, dove il sindaco ha pure vietato ai bagnanti di depositare asciugamani, vestiario, borse ed altri effetti personali sulle aree pubbliche al di fuori degli arenili e ha inoltre bandito i rumori molesti. Anche ad Amalfi non si può andare in giro per il centro storico senza indossare la maglietta. Una misura, quest’ultima, adottata anche a Maiori. E, sempre a Maiori, non è permesso riverniciare e pulire imbarcazioni sulla spiaggia, dare da mangiare ai piccioni e portare a spasso gli animali domestici senza essersi muniti di palettina e sacchetto per raccoglierne i “bisogni”. Un denominatore comune, in tutti i centri del comprensorio amalfitano, è inoltre quello di non consentire che si possa banchettare per strada o sull’arenile. Il divieto di pic-nic, ma solo in Piazza Duomo, è in vigore pure a Ravello. A Positano, invece, ormai da tempo è vietato passeggiare lungo le caratteristiche stradine, soprattutto durante le ore deputate alla quiete, con zoccoli troppo rumorosi, oppure portare cani senza guinzaglio. Su tutte le spiagge della Divina, secondo le direttive della capitaneria di porto, è inoltre vietato giocare a pallone o a racchettoni, come è assolutamente proibito mangiare e fare qualsiasi altra attività che esuli da quella strettamente balneare.

Dalla costa amalfitana al Cilento: il Comune di Pollica ha emesso un’ordinanza per la tutela del decoro urbano che tra l’altro vieta di abbandonare rifiuti su suolo pubblico, panchine e altri arredi urbani. Si vieta inoltre di effettuare operazioni di igiene personale in luoghi pubblici; di imbrattare con scritte, disegni o manifesti tanto muri e monumenti quanto arredi urbani e segnaletica stradale; di occupare con tavoli, sedie, ombrelloni e stendini per bucato le strade e di effettuare bivacchi sul suolo pubblico, assumendo comportamenti palesemente indecenti o fastidiosi. Vietato, in generale, tenere comportamenti che disturbino la pubblica quiete e la tranquillità delle persone. Le violazioni all’ordinanza comunale sono punite con una sanzione amministrativa compresa tra venticinque e i cinquecento euro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA