«Le barricate contro il gasdotto»

Fortunato, presidente del consiglio di Santa Marina, contro il progetto metano

SANTA MARINA. «No al gasdotto nel golfo di Policastro». Giovanni Fortunato, consigliere regionale nonché presidente del consiglio comunale di Santa Marina, è pronto ad alzare le barricate. «Si tratta di un progetto che mette seriamente a rischio il nostro territorio e l’incolumità di chi lo abita – ha spiegato Fortunato – il gasdotto è una vera e propria bomba atomica che in caso di scoppio potrebbe creare danni al momento non quantificabili».

Il gas, infatti, arriverebbe con una pressione di 200 bar. Il progetto prevede il passaggio del gasdotto, proveniente dalla Sicilia, con un tragitto sottomarino fino alla foce del fiume Bussento per poi costeggiare, in superficie, il fiume per ben tre chilometri. Si stima che l’opera comporterebbe la rimozione di 28.603 alberi, lungo 18 chilometri di aree boschive, e attraverserebbe diversi corsi d’acqua (tra cui Bussento, Iunda, Gerdanaso, Sorgitore, Calore-Tanagro) che verrebbero alterati longitudinalmente e nella fascia riparia dal gasdotto, soprattutto la foce e i primi tre chilometri del fiume Bussento, ricadenti interamente in area SIC.

«Si tratta anche di difendere l’economia della nostra zona – rincara la dose Fortunato – non capisco come si possa pensare di rovinare zone ambientali di alto interesse naturalistico come la foce del Bussento per realizzare un gasdotto».

A Policastro, sempre secondo il progetto, dovrebbe essere realizzata anche la centrale di decompressione. Ciò comporterebbe impatto visivo e paesaggistico, emissioni (anche odorose) e l’effetto psicologico di un territorio di pregio naturalistico violato da infrastrutture industriali. Da tempo è nato anche un Comitato contro il gasdotto con il quale si sono schierate già diverse amministrazioni comunali: Tortorella, Santa Marina ma anche Casaletto Spartano e Montesano sulla Marcellana.

Vincenzo Rubano

©RIPRODUZIONE RISERVATA