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«Le bancarelle del mercato bloccano le ambulanze»

SALA CONSILINA. «Per una questione di centimetri si rischia di mettere in pericolo la vita delle persone». Inizia con queste parole la denuncia di Biagio Cafaro, responsabile della postazione di...

SALA CONSILINA. «Per una questione di centimetri si rischia di mettere in pericolo la vita delle persone». Inizia con queste parole la denuncia di Biagio Cafaro, responsabile della postazione di soccorso del 118 gestita dall’Humanitas a Sala Consilina, a causa delle difficoltà che sistematicamente incontrano i soccorritori, quasi tutti i giovedì, quando devono passare con l’ambulanza per prestare soccorso a qualcuno che si trova in un’abitazione ubicata lungo le strade dove si svolge il mercato settimanale.

In particolar modo i problemi si verificano lungo le vie Mezzacapo e Matteotti, dove diversi venditori ambulanti occupano uno spazio maggiore rispetto a quello loro assegnato restringendo così la strada ed eliminando lo spazio necessario per consentire il passaggio dell’ambulanza. L’ultimo episodio è avvenuto giovedì scorso. «Non vogliamo fare i guastafeste – sottolinea Cafaro – noi rispettiamo il lavoro degli altri, però non è possibile tollerare questa situazione e nonostante più volte abbiamo lamentato questo problema le cose non sono cambiate, ma continua ad esserci chi non si pone alcun problema e va oltre gli spazi che gli sono stati assegnati. Puntualmente quando dobbiamo intervenire di giovedì lungo queste strade spesso dobbiamo aspettare qualche minuto perché vengano liberate da chi non rispetta gli spazi e molto spesso anche pochi secondi persi possono essere decisivi per salvare la vita di una persona».

A lamentare il mancato rispetto degli spazi da parte degli ambulanti sono anche diversi residenti della zona in cui si svolge il mercato. «Sia chiaro noi non siamo contro la presenza del mercato settimanale – hanno spiegato – ma chiediamo soltanto che venga lasciato lo spazio libero necessario per consentire ai mezzi di soccorso di poter passare senza dover perdere tempo».

Erminio Cioffi

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