finanziamenti comunitari

Le associazioni fanno rete per accedere alle risorse

Uno sportello unico, presso il quale enti e associazioni possano rivolgersi gratuitamente per avere informazioni sulla possibilità di accedere ai finanziamenti ed ottenere consulenze. È questo l’obiet...

Uno sportello unico, presso il quale enti e associazioni possano rivolgersi gratuitamente per avere informazioni sulla possibilità di accedere ai finanziamenti ed ottenere consulenze. È questo l’obiettivo che vuole raggiungere l’associazione “Salerno progetto comune”, che è stato illustrato nel corso del convegno “Le nuove risorse per lo sviluppo degli enti e delle associazioni” che si è svolto presso l’auditorium di Salerno Energia. L’evento è stato patrocinato moralmente dalle associazioni “Fondazione sorrisi” e “Saremo alberi”, dal Kiwanis club Principato Citeriore, dall’Avo, dall’Agas, da Nfd, dall’Unione giovani consulenti del lavoro, dal Fni e da La nuova scuola medica salernitana. Un primo inizio, dunque, piuttosto incoraggiante per quell’auspicata unione d’intenti e di progetti, propedeutica al reperimento dei fondi. E, perciò, nel corso della tavola rotonda, moderata dal presidente e dal vice presidente di Spc, Guglielmo La Pastina e Alessandro Campagnuolo, sono state enucleate le “buone prassi” per la crescita sociale ed economica della città.

Al dibattito hanno preso parte i docenti universitari Giovanni Capo e Francesco Buonomenna, il consigliere regionale del Pd, Anna Petrone, Luciana Ranieri di Grent project managment, Paolo Merola di Pharma Bullet, Raffaele Piccili di Raise the wind, Roberto Esposito di Derew, Angelo Di Marco, presidente Ugcdl Salerno, e Gerardo Di Trolio, presidente Fni e Fisav. «Da una nostra indagine – ha evidenziato La Pastina – è emerso come né gli enti e nemmeno le associazioni siano a conoscenza di quale sia l’esatta procedura da adottare per reperire i fondi europei.

E che si debba fare gioco di squadra, soprattutto in virtù delle nuove indicazioni dell’Unione europea, l’ha sottolineato Campagnuolo. «In ossequio ai parametri stabiliti dalla Ue – ha spiegato – per la nuova programmazione economica 2014/2020, è stato prevista un’incentivazione per i progetti comuni e, in particolar modo, coordinati tra loro». Tra i requisiti fondamentali c’è anche quello di una specifica competenza, come ha rimarcato Buonomenna, che ha evidenziato che «per realizzare opere infrastrutturali finanziate con fondi europei occorra una conoscenza del settore, che s’inserisce nella fase di attuazione che spetta allo Stato e agli enti territoriali». Bisogna comprendere, tuttavia, da dove attingere i fondi e, pertanto, Petrone ha auspicato che si riesca a «lavorare in sinergia per programmare le azioni e non arrivare, come s’è fatto adesso, all’accelerazione della spesa». «È bello motivare – ha concluso il consigliere regionale – chi cerca risorse per mettere in campo iniziative per lo sviluppo del territorio».

Gaetano de Stefano

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