Lavoro e immigrazione le priorità del neo prefetto

Ieri l’insediamento ufficiale di Antonella Scolamiero al Palazzo del governo «Fondamentale la sinergia con enti locali e parti sociali per uscire dall’impasse»

Da come ne parla si può dire che il nuovo prefetto di Salerno, Antonella Scolamiero, insediatasi ufficialmente ieri, è stata immediatamente e inesorabilmente conquistata dalla nostra città: «Svegliarmi davanti al mare è stata un’emozione unica» ha detto una volta entrata nel Salone Azzurro della Prefettura dove aveva dato appuntamento ai giornalisti dopo gli incontri istituzionali con il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il presidente della provincia, Giuseppe Canfora e il vescovo, monsignor Luigi Moretti. Ma, una volta davanti a microfoni, telecamere e taccuini, ci ha tenuto subito a puntualizzare: «Non sono il prefetto di Salerno, io sono il prefetto della provincia di Salerno e intendo affrontare tutte le criticità presenti su questo vasto territorio che conosco bene e che amo tanto, è stato qui che ho fatto le mie prime vacanze da sola ma lasciamo perdere, questi sono ricordi personali...» e sorride.

Parlando del suo mandato appena cominciato, quali saranno le priorità della sua agenda?

«Sicuramente lavoro e immigrazione. Per quanto riguarda il primo punto, è charo che il prefetto deve organizzare tavoli e riunioni, ma purtroppo le problematiche legate al lavoro non si risolvono in Prefettura ma ci impegneremo. per quanto riguarda, invece, la questione legata ai migranti so questa provincia ha fatto tanto ma credo che possa fare di più. Siamo stati sollecitati dal prefetto di Napoli a trovare nuovi posti e proprio la prossima settimana avrò un incontro con lei perchè dobbiamo dare ulteriore disponibilità secondo le direttive precise arrivate dal Governo».

Quindi ha avuto modo di parlare con chi l’ha preceduta, il prefetto Pantalone?

«Assolutamente si e voglio ringraziarla pubblicamente perchè ha lasciato una Prefettura che dire in ottime condizioni, sotto tanti punti di vista, sarebbe riduttivo. Io farò del mio meglio per continuare il suo lavoro ma, bisogna ammetterlo, non è che il nuovo prefetto c’ha la bacchetta magica».

Lei ha parlato dell’importanza del ruolo delle parti sociali e della sinergia tra le istituzioni. E di come, insieme, si possa uscire dall’impasse.

«La parola sinergia non la amo molto ma in questo momento si, perchè solo lavorando insieme forse riusciamo a fare qualcosa di positivo. Credo molto nel sociale e ritengo che questo sia un momento storico in cui possa trovare uno status diverso».

Una grande attenzione anche ai giovani.

«Ci tengo molto, sono il nostro futuro, ho girato molto nelle scuole e anche a Salerno intendo coinvolgerli e incontrarli. Perchè d’altronde i giovani siamo noi fra un po’».

Com’è andato l’incontro col sindaco Napoli?

«Splendidamente, sono stata in Comune e mi ha fatto vedere il Salone dei Marmi che è davvero strepitoso. Io sono convinta che è fondamentale il rapporto con gli enti locali e poi sono ottimista di natura, sono del segno zodiacale dei gemelli quindi ad affrontare i problemi siamo in due, Castore e Polluce. Ora devo solo girare per la città e per la provincia per conoscere a fondo tutte le sua criticità ma anche per godere di tutte le sue bellezze, guardando, conoscendo, annusando e anche mangiando. Ora è davvero troppo presto per dare giudizi su rapporti, persone e situazioni».

E con il neo governatore De Luca ha già avuto modo di parlare?

«Non ancora, ma probabilmente domenica (domani per chi legge, ndr) ci incontreremo in un’iniziativa pubblica a cui entrambi siamo stati invitati a partecipare».

Prevede dei cambiamenti all’interno del Palazzo del Governo?

«Sì, ci saranno delle novità e alcune potrebbero riguardare il dottor Giuseppe Forlenza (attualmente capo di gabinetto del prefetto, ieri presente in conferenza, per cui si prospetta un futuro da vicario, ndr)».

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