«Lavoriamo per riattivare la metro»

L’assessore regionale Vetrella però insiste affinché i soldi per la gestione li metta il Ministero dei Trasporti

Fin quando gli interlocutori istituzionali chiamati a occuparsi dell’increscioso stop della metropolitana di Salerno aspetteranno di partecipare a dibattiti televisivi per parlarsi ed ipotizzare insieme soluzioni – per quella che a detta di tutti è solo una fase transitoria (in attesa delle gare regionali per l’appalto sei servizi su gomma e ferro) – è difficile immaginare una celere risoluzione della vicenda che intanto penalizza solo i cittadini. Ieri pomeriggio i tre assessori, Sergio Vetrella (Regione Campania), Michele Cuozzo (Provincia di Salerno) e Luca Cascone (Comune di Salerno) sono stati protagonisti di un acceso confronto televisivo andato in onda dopo il tg di Telecolore. Vetrella e Cascone hanno fornito ognuno la propria ricostruzione dei fatti, lasciando poi emergere una serie di ipotesi sulle quali avrebbero potuto confrontarsi mesi fa per scongiurare la sospensione del servizio.

Dopo la diffida che la Regione ha inviato a Ministero delle Infrastrutture e Comune per invitarli ad adempiere agli impegni assunti nell’accordo di programma firmato a Roma lo scorso 6 giugno, l’assessore Vetrella è tornato a ribadire che la Giunta regionale sta lavorando ad una alternativa i cui contenuti potranno esser resi noti solo quando il quadro sarà completo. Dal canto suo il Comune di Salerno, attraverso l’assessore Cascone, ha risposto a chi li aveva accusati di non aver rispettato gli accordi, di avere pronto il piano di razionalizzazione dei servizi su gomma dallo scorso ottobre e che potrà esser messo in atto solo in presenza di garanzie sulla ripresa del servizio della metropolitana, in quanto il nuovo piano si basa proprio sulla interazione gomma/ferro per servire meglio l’utenza. «Vorrei che fosse chiara una cosa – ha sottolineato Cascone – un conto è la razionalizzazione per migliorare i servizi , altra cosa è reperire tre milioni tagliando i chilometri, penalizzando gli utenti e mettendo a rischio i livelli occupazionali. Siamo disposti a collaborare ma deve essere chiaro che recupereremo una minima parte delle risorse che in realtà occorrono e che devono essere reperite dalla Regione che per il trasporto su ferro stanzia 150 milioni l’anno. Tre milioni a fronte dell’intero fondo sono poca cosa, l’impressione è che per Salerno ci sia un ostracismo particolare». Vetrella è tornato in pressing sul Governo «che deve rispettare l’accordo e stanziare fondi» ha detto, ed ha anche iniziato a prendere in considerazione una soluzione proposta anche dal suo predecessore, Ennio Cascetta, assessore regionale ai trasporti della giunta Bassolino, che proprio sul nostro quotidiano suggeriva di usare bene il contratto d’esercizio con Trenitalia e tutta una serie di penali e strumenti che quest’ultimo mette a disposizione della Regione per recuperare fondi da destinare poi a Salerno. «Stiamo interloquendo con Trenitalia- ha confermato Vetrella- abbiamo chiesto conto di quanto quotidianamente fa, di ritardi e problemi, dei flussi per capire in che modo intervenire per recuperare risorse. Inoltre la Giunta regionale nella fase transitoria sta lavorando per il ripristino delle corse, a patto che i soldi arrivino da Roma. Non posso fornire altri particolari della trattativa per non intralciarla».

Carmen Incisivo

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