Lavori alla “Romano” Trasferiti 200 alunni

I ragazzi del plesso del “Molinello” costretti ai doppi turni nella sede centrale L’assessore Di Benedetto: «Nessun problema di staticità». La rabbia dei genitori

Partono i lavori di manutenzione al plesso del Molinello della “Giacinto Romano”, con alunni ed insegnanti trasferiti con turni pomeridiani nel plesso centrale di via Vittorio Veneto. Costerà oltre 30mila euro al Comune la mancata manutenzione all’edificio di via Molinello: l’impermeabilizzazione effettuata quattro anni fa ha ceduto alle prime piogge autunnali. La scuola è chiusa da mercoledì mattina, quando genitori ed alunni si sono accorti che dal soffitto di alcune aule scendeva acqua piovana. Bloccato l’ingresso e sospese le lezioni, sono stati chiamati i vigili del fuoco del distaccamento ebolitano che dopo un sopralluogo hanno disposto la chiusura di tutto il primo piano dell’edificio e della palestra.

I tecnici comunali hanno predisposto un cronoprogramma dei lavori che sono iniziati ieri, in tarda mattinata: «Abbiamo iniziato dall’impianto idraulico dei bagni del piano terra – spiega l’assessore alla Manutenzione, Cosimo Pio Di Benedetto – la settimana prossima avremo i preventivi per quanto riguarda i lavori di posa della guaina su metà edificio. Abbiamo rinviato i lavori per la palestra che richiedono un intervento più radicale con l’impegno di maggiori fondi».

Quattro settimane di lavori dunque per riparare il soffitto e scongiurare nuove infiltrazioni; nel frattempo, però, l’assessore rassicura sui requisiti di staticità dell’edificio scolastico: «Dopo al manutenzione effettuata quattro anni fa sono stati eseguiti dei rattoppi in attesa dei lavori di coibentazione del tetto con l’installazione di pannelli – spiega Di Benedetto – prima di iniziare i lavori ieri mattina abbiamo effettuato ulteriori controlli dopo la chiusura del plesso è stata nuovamente verificata la staticità sulla quale garantiamo e tranquillizziamo i genitori».

Nel frattempo i 200 alunni del plesso Molinello saranno dirottati alla sede centrale di via Veneto con turni pomeridiani. Le lezioni si svolgeranno tra le 14 e le 19 di sera senza non pochi disagi per genitori ed alunni: «Anche se solo per un mese non si rendono conto del disagio a cui ci sottopongono – spiega A.M. mamma di un’alunna – mia figlia segue corsi di danza che dovrà sospendere con il rischio che non potrà partecipare al saggio di Natale. Tutto questo senza contare che lavorando ho problemi oggettivi nell’accompagnarla e andare a riprendere a scuola».

Sulla chiusura del plesso intervengono i Comunisti Italiani: «Riteniamo che la sicurezza degli alunni ebolitani debba essere una priorità per l’Amministrazione e che vadano predisposte le opportune verifiche strutturali in tutti gli edifici scolastici – scrivono – chiediamo soprattutto che venga predisposto un Piano di manutenzione straordinaria di tutti gli edifici scolastici cittadini per renderli sicuri dal punto di vista del rischio sismico e della normativa antincendio».

Angelica Tafuri

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