EBOLI 

Lavori all’Epitaffio-Tavoliello È partita la seconda fase

EBOLI. Proseguono i lavori di riqualificazione del tratto Tavoliello-Epitaffio. Dopo la prima tranche di lavori che ha interessato principalmente via Santa Maria di Costantinopoli e terminata prima...

EBOLI. Proseguono i lavori di riqualificazione del tratto Tavoliello-Epitaffio. Dopo la prima tranche di lavori che ha interessato principalmente via Santa Maria di Costantinopoli e terminata prima di Ferragosto, è iniziata da qualche giorno la seconda parte dei lavori, quella che interessa la zona che ha fatto più discutere negli ultimi mesi nel rione Ceffato, tra soste selvagge e assenza di marciapiedi.
In via Santa Maria di Costantinopoli, sono stati costruiti i nuovi marciapiedi ora usufruibili da tutti, compresi i disabili che prima non potevano a causa della mancanza di rampe, e una parte di strada è stata già riaperta, nell’attesa che vengano sistemati gli ultimi dettagli per la riapertura totale del tratto. Ora, i lavori hanno preso il via nella zona dove sono presenti bar, attività commerciali e l’ufficio postale lungo la Statale 18. I residenti si sono espressi tramite il loro portavoce, il presidente del Comitato di Quartiere, Carmine Guerriero, che ha manifestato tutta la sua soddisfazione nel vedere “l’inizio della fine” di una serie di disagi che da anni tormentano il quartiere: «Siamo al settimo cielo. Ormai sembrava un sogno vedere questi lavori e, invece, sono cominciati a pieno ritmo. È dai tempi della vecchia amministrazione che aspettavamo questo momento – dichiara Guerriero -, volevo ringraziare il sindaco Massimo Cariello e l’assessore ai lavori pubblici Matilde Saja per aver avviato questa riqualificazione che potrà mettere fine ai maggiori problemi di questo quartiere».
Il problema maggiore che interessa il quartiere, riguarda l’assenza di marciapiedi con gli automobilisti che si “sentono in diritto” di parcheggiare ovunque non lasciando spazio di movimento ai pedoni, costretti a camminare per strada. Il termine dei lavori è previsto per metà ottobre, con i residenti che ancora sembrano increduli nel vedere sotto casa i lavori attesi da oltre 10 anni.
Filippo Folliero
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