tasse e tributi

Lavorgna: «Pressione fiscale, cifre errate»

Bilancio comunale e aumento della pressione fiscale: Fi parte all’attacco col suo capogruppo, Damiano Cardiello, che parla di «bombardamento fiscale, con un aumento verticale dell'esborso pro capite...

Bilancio comunale e aumento della pressione fiscale: Fi parte all’attacco col suo capogruppo, Damiano Cardiello, che parla di «bombardamento fiscale, con un aumento verticale dell'esborso pro capite annuo da parte degli ebolitani. Se nel 2010 eravamo a 400 euro oggi la tassazione per gli ebolitani continua ad aumentare». L’assessore al Bilancio, Adolfo Lavorgna, invece, difende il documento economico dell’Amministrazione e precisa le cifre pubblicate in questi giorni: «È evidente, che è stata commesso qualche errore – precisa Lavorgna - se ciascuno dovesse versare tasse per un importo pari a 2.600 euro pro-capite, l’Ente avrebbe entrate tali da risolvere qualunque problema finanziario. Una delle ragioni che hanno determinato tale aumento è rappresentata dall’ulteriore riduzione dei trasferimenti statali agli enti». Ma il capogruppo forzista va al di là dei numeri: «parliamo di tributi locali, dunque di tasse che incassa il Comune –sottolinea Cardiello - pare strano che Lavorgna dica che gli aumenti siano dovuti a scelte del governo. Mente sapendo di mentire e tende a trasformare la realtà economica della nostra città». Gli aumenti dell'Imu, della Tares e dei servizi non possono essere attribuiti al governo nazionale secondo Cardiello: «i servizi scolastici, le rette dell'asilo nido, la mensa, i trasporti e il canone per le luce votive chi li ha ritoccati al rialzo? Così per l’Imu e per la Tares – incalza il consigliere d’opposizione – 45milioni di euro di debiti prodotti dalle amministrazioni Rosania e Melchionda, che pesano come un macigno sulle dichiarazioni del poco attento assessore. Invito Lavorgna a spiegare come mai la Corte dei Conti ancora non ha dato il via libera al piano di riequilibrio "lacrime e sangue" approvato dalla maggioranza».