Lavoratori sfruttati Blitz sull’Aversana Scattano le denunce

Sorpreso un gruppo di stranieri dediti alla raccolta nei campi Nei guai due “cottimisti” napoletani, tre marocchini espulsi

Impiegavano lavoratori clandestini immigrati dall’Africa per la raccolta dei pomodori. Due “cottimisti”, a loro volta imprenditori agricoli, provenienti dall’hinterland Napoletano, sono stati denunciati dai carabinieri. Tre cittadini del Marocco, che si guadagnano da vivere come braccianti nella Piana del Sele, sono stati avviati alle pratiche per l’espulsione dal territorio italiano.

Il blitz dell’Arma è avvenuto ieri in località Aversana. Sono i cosiddetti “lavoratori di giornata” che i caporali caricano al mattino nei punti di raccolta lungo la statale 18, tra Taverna e Santa Cecilia di Eboli. Quei lavoratori che si accontentano di pochi euro all’ora e lavorano sotto il sole cocente anche fino a dodici ore. Li scelgono perché non si oppongono e completano presto il lavoro assegnato. Ed è questo di cui hanno bisogno i “cottimisti”: ripulire al più presto i campi che hanno preso in fitto. Più fanno in fretta il raccolto, più guadagnano.

E per farlo si affidano a lavoratori clandestini, non in condizioni di chiedere garanzie, che si accontentano di una paga di massimo trenta euro sulla quale grava anche la provvigione del “caporale”.

Quello raccontato dai carabinieri nei blitz nei campi agricoli, contro lo sfruttamento di manovalanza clandestina, è la faccia del nuovo caporalato, che ha sostituito quello dei”capisquadra”: donne dei paesi dell’entroterra che tenevano i contatti coi “padroni” e procacciavano lavoro come braccianti agricoli alle loro compaesane. Altri tempi, altre forme di sfruttamento. I tre marocchini fanno parte di quell’esercito di immigrati, senza regolare permesso di soggiorno, che ogni mattina all’alba attendono il furgone che li carica per guadagnarsi la giornata. Tutto senza assicurazioni e pagamento a fine orario di lavoro.

All’alba di ieri i carabinieri guidati dal maggiore Giuseppe Costa, insieme ai colleghi del nucleo Ispettorato del lavoro di Salerno, hanno fatto irruzione in alcuni fondi nelle campagne dell’Aversana.

All’interno di due aziende agricole, che avevano ceduto il raccolto ai “cottimisti” napoletani, sono stati sorpresi a lavorare alcuni extracomunitari. I militari hanno scoperto tre casi irregolari che sono la conferma del sistema di reclutamento illegale tra la manovalanza straniera. La presenza significativa di “cottimisti” nella Piana è la dimostrazione che gli eredi delle famiglie latifondiste sono stati ormai soppiantati dai grossisti partenopei.

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