la vertenza alla clinica malzoni

Lavoratori delle pulizie senza paghe, riparte la protesta

AGROPOLI. Si va verso un nuovo “stato di agitazione” alla clinica Malzoni di Agropoli. Lo annunciano il segretario provinciale della Cgil del comparto Sanità, Angelo Di Giacomo, il delegato Stefano...

AGROPOLI. Si va verso un nuovo “stato di agitazione” alla clinica Malzoni di Agropoli. Lo annunciano il segretario provinciale della Cgil del comparto Sanità, Angelo Di Giacomo, il delegato Stefano Guercio e Annamaria Giordano (Rsa), precisando che la protesta scatterà da domani se la proprietà non pagherà i cinque mesi di stipendi arretrati e la tredicesima ai dipendenti della cooperativa “Astra”, che si occupa del servizio di pulizia. Metà stipendio di dicembre e quello di gennaio sono stati pagati il 25 febbraio scorso ai dipendenti della Malzoni, dopo che l’Asl aveva liquidato alla clinica 3,4 milioni di euro di rimesse.

Si muove qualcosa invece sul fronte dei dipendenti diretti della clinica: i dirigenti hanno infatti convocato per il 5 marzo Rsa aziendale, Cgil, Uil e Flp per illustrare il piano di rilancio. Un incontro chiesto proprio dal sindacato dopo la sospensione dello sciopero del 14 febbraio. Per i sindacati, infatti, “permangono perplessità e preoccupazioni in relazione alla gestione sia per la tenuta finanziaria che per il mantenimento dei livelli occupazionali”. Circa un mese fa, la dirigenza, in un incontro con 29 medici, dipendenti della clinica, e le sigle sindacali Cimop e Cisl aveva chiesto di “avanzare proposte che vadano nella direzione della riduzione dei costi del personale in quanto l’azienda ha difficoltà economiche dovute a debiti pregressi”. Una richiesta che ha allarmato medici e sindacati circa possibili tagli del personale medico. Per Biagio Criscuolo (Cimop) «in quest’ottica si inserisce la richiesta di modifica del contratto, da portare dal tempo pieno attuale a tempo definito con un abbattimento di stipendio e contributi pensionistici».

Andrea Passaro

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