il blitz dei carabinieri a spineta

Lavoratori al nero nei campi Nei guai caporale e 4 aziende

Seguono un furgone che trasportava braccianti agricoli clandestini e scoprono quattro aziende che li impiegavano in nero. È il primo risultato di un blitz dei carabinieri avvenuto ieri mattina all’alb...

Seguono un furgone che trasportava braccianti agricoli clandestini e scoprono quattro aziende che li impiegavano in nero. È il primo risultato di un blitz dei carabinieri avvenuto ieri mattina all’alba in zona Spineta. I militari del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) di Salerno, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Battipaglia, diretta dal maggiore Giuseppe Costa, hanno identificato il “caporale”: è un marocchino che reclutava lavoratori a 3 euro all’ora.

Per l’intera mattinata i carabinieri hanno messo a setaccio l’area agricola a Spineta. I militari hanno effettuato ispezioni in quattro aziende operanti in zona, individuando gli obiettivi dall’alto grazie ai sorvoli dell’elicottero del settimo nucleo dei carabinieri di Pontecagnano. All’atto dell’ispezione i clandestini, assunti senza contratto, hanno tentato di dileguarsi e mimetizzarsi nella campagna. Tra le loro paure anche il rischio di essere rimpatriati perché non in regola con il permesso di soggiorno. Alla fine quattro braccianti sono stati individuati e generalizzati. Si tratta di lavoratori immigrati dal Marocco che lavoravano nei campi e sotto serra senza alcun contratto. È stato appurato che ogni lavoratore riceveva una paga di 30 euro giornaliera. Lavorava in media dieci ore al giorno, dalle 6 alle 16: tre euro all’ora.

Le indagini dovranno stabilire ora quanto tratteneva il caporale dalla paga elargita dal titolare dell’azienda per ogni lavoratore. Le indiscrezioni parlano di 42 euro a bracciante, dei quali 12 euro trattenuti dall’intermediario che forniva il solo servizio del trasporto sul luogo di lavoro. Il nordafricano, indicato come il caporale, è stato denunciato per intermediazione di manodopera clandestina. Allo straniero è stato sequestrato anche il furgone Iveco Daily, utilizzato ogni mattina per raccogliere gli operai e trasportali sul luogo di lavoro. I quattro titolari delle aziende sono stati denunciati alla magistratura. Inoltre gli sono state inflitte sanzioni amministrative per 18mila euro. «Il mercato delle braccia - ha spiegato ieri il segretario provinciale della Cgil, Anselmo Botte - si svolge lungo le strade della Piana tutti i giorni all'alba ed è stato più volte ripreso e denunciato dalla nostra organizzazione sindacale; riguarda circa 200/300 caporali etnici muniti di furgoncini omologati per 9 persone ma caricati fino a 20, che in poco più di mezz'ora smistano in centinaia di aziende agricole dai 5 ai 6mila braccianti migranti». «Occorre proseguire nell'azione di repressione e cercare di contrastare un fenomeno - sottolinea Botte - che ormai sta facendo di alcune aree della Piana del Sele una zona franca dove domina diffusa l'illegalità».