il personaggio 

Laurino piange donna Olimpia Nicoletti

LAURINO. «A’ femmina ne sape semp’ una cchiù d’ù riavulo, ma a cilentana è cchiù a ‘nnante». Femminista ante litteram lo è stata. ma alla battuta non rinunciava. “donna” Olimpia Nicoletti. Ora se ne...

LAURINO. «A’ femmina ne sape semp’ una cchiù d’ù riavulo, ma a cilentana è cchiù a ‘nnante». Femminista ante litteram lo è stata. ma alla battuta non rinunciava. “donna” Olimpia Nicoletti. Ora se ne è andata lasciando il mistero sulla sua età. D’altronde chi avrebbe mai potuto chiederla a una signora del suo stile, sempre elegante e giovanile brioso.
È stata insegnante, ma ha attraversato da protagonista la storia del suo borgo fermo nel tempo di un Cilento eterno. Aveva 12 anni quando fu tra coloro che accolse il generale americano Eisenhower di passaggio da quelle parti, solo l’anno dopo guidò la rivolta contro il cambiamento del nome al suo paese. Avversò il “Villa di Laurino” che veniva proposto e preferì tenersi il “Littorio” pur non essendo certo di simpatie fasciste.
Bellicosa lo era ma stava al personaggio che un po’ si era creato quando mostrava ai visitatori la sua collezione di armi appartenute ai briganti della sua zona.
«Questo è il pugnale di Angelo Croce. Eccovi il fucile a canne mozze di Mazzarella. E poi la baionetta di Tardio».
Olimpia di coraggio ne aveva da vendere e lo dimostrò al ragazzotto che una volta gli chiese un passaggio in auto, lei era da sola, e poi la minacciò con un coltello per farsi dare i soldi: “Giovanotto ho un’età che posso anche farla finita e al prossimo burrone vi sterzerò dentro l’auto». Finì che il malvivente implorò di fermarsi, e scendere.
Mario Montorfano, calciatore e allenatore anche con il Brescia, l’ha assistita fino alla fine, Lei, Olimpia, che si era voluta candidare alle ultime elezioni comunali di Laurino in cambio della promessa di stappare una bottiglia di spumante al sindaco eletto chiunque esso fosse stato. Capitò, all’avversario, Romano Gregorio.
Oreste Mottola
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