il presidente dello sporting club di vietri sul mare

«Lascio il calcio, c’è troppa indifferenza»

VIETRI SUL MARE. Sfogo del presidente dello Sporting Club Vietri: «A fine anno lascio». Tutta colpa del campo sportivo dove dovrebbero svolgersi i campionati di calcio giovanile, che è invece...

VIETRI SUL MARE. Sfogo del presidente dello Sporting Club Vietri: «A fine anno lascio». Tutta colpa del campo sportivo dove dovrebbero svolgersi i campionati di calcio giovanile, che è invece ridotto ad un “campo di patate”. Questa situazione e l’assenza totale di manutenzione e di attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, hanno fatto andare su tutte le furie il presidente dello Sporting Club Vietri sul mare,Luigi Abate, da anni punto di riferimento dei giovani calciatori vietresi. «Domenica i ragazzi hanno subito l'ennesima mortificazione - dichiara Abate - per la completa inadeguatezza del campo di Marina di Vietri. Ancora subiamo le critiche, oggettivamente giuste e senza appello, dalle società sportive che periodicamente arrivano al “Comunale” e si rendono conto in che situazione ci troviamo ad operare, ostinandoci nel fare sport e specificatamente con i giovani. Sono stufo di non poter rispondere e di subire umiliazioni. E' venuto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità altrimenti si faccia da parte, e non m’importa da che parte o che colore rappresenta, qui è in gioco la nostra dignità e non parlo solo della mia ma di quella dei ragazzi che non hanno nessuna colpa». Ormai i problemi del campo sono atavici: viene utilizzato come parcheggio per le macchine e quando la domenica si gioca a calcio, è un “campo di patate”. «Sono stanco di spendere risorse, sottratte anche alla mia famiglia, per questa mia ostinazione a voler a tutti i costi promuovere lo sport tra i giovani, distogliendoli da altre attenzioni, senza alcun tornaconto ma addirittura raccogliendo l'indifferenza di chi ha il dovere morale e civile di provvedere» dice Abate. «Dopo 16 anni di lotta anche un “capatosta” come me si è stancato ed a fine anno lascerò probabilmente che il campo diventi finalmente e definitivamente un parcheggio» conclude.

Antonio Di Giovanni