«Lasciano l’avviso senza citofonare». I dirigenti si scusano

Da quanto il servizio di recapito delle raccomandate è stato affidato a cooperative private, molti utenti si sono visti costretti a dover affrontare file di ore presso gli uffici Postali. Nonostante...

Da quanto il servizio di recapito delle raccomandate è stato affidato a cooperative private, molti utenti si sono visti costretti a dover affrontare file di ore presso gli uffici Postali. Nonostante sia infatti obbligatorio consegnarle a mano, molti portalettere non bussano alle porte dei salernitani per lasciare le raccomandate, limitandosi ad infilare l’avviso nella buca delle lettere. E’ accaduto, due anni fa, ad Enrico

Paolillo, residente di Torrione: «Mi è più volte capitato che il postino non abbia bussato alla porta, costringendomi a recarmi successivamente alle

Poste centrali, rinunciando pertanto ad altri impegni oppure a chiedere permessi al lavoro, per fare lunghe file allo sportello e ritirare la raccomandata non consegnata. Tutto questo è assurdo». Confrontandosi con altre persone in fila alle

Poste, Paolillo ha potuto appurare come il disservizio non riguardava solo la zona di Torrione, ma anche molte altri quartieri. «Mi sono confrontato con alcuni anziani del centro storico: anche loro, come accade a mia madre che è allettata, hanno assicurato che al momento della mancata consegna si trovavano presso le loro abitazioni». La buona notizia, però, è che all’indomani del servizio giornalistico pubblicato sul nostro quotidiano, Paolillo fu contattato da un dirigente di Poste Italiane che si scusò per il disservizio, garantendogli che in futuro non avrebbe più dovuto affrontare questi disagi.