LA STORIA

Lascia gli studenti per le asine, boccia Milano e torna a Buccino

Giuseppina Stieven ha preferito alla precarietà dell’insegnamento investire nella sua terra natia

BUCCINO - Peppinella, Zuccherina, Adolfo e Peppina. Sono solo alcuni dei nomi di quaranta tra asini e asine da latte che vivono nella fattoria di Giuseppina Stieven , imprenditrice di Buccino. Nata a San Gregorio Magno dove vive con la sua famiglia, docente di professione, Giuseppina è conosciuta da tutti con l’appellativo “Pina”. Si tratta di una giovane mamma di 41 anni che sette anni fa ha deciso di lasciare la precarietà dell’insegnamento nelle scuole di Milano e della Lombardia per fare ritorno nella sua terra natia, candidarsi alle elezioni amministrative di San Gregorio Magno dove ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale e investire nella creazione di un’azienda agricola e di una fattoria dando vita al primo ed unico allevamento di asine da latte del Tanagro, ubicato a Buccino. Alle cinque del mattino lo squillo della sveglia segna l’inizio di una lunga giornata di lavoro. Pina, che vive a San Gregorio Magno, si alza e dopo una colazione veloce con la famiglia, sale in auto e si reca nella fattoria a Buccino dove ad aspettarla ci sono i suoi amati asinelli. «Nel 2012 io e mio marito abbiamo deciso di far rivivere le antiche tradizioni attraverso un ritorno al lavoro nei campi e tra gli animali, proprio allo stesso modo di quello che facevano prima di noi, i nostri nonni e i nostri genitori. - racconta la giovane imprenditrice, mentre porta a spasso per la fattoria Peppinella, l’asinella più giovane. - Viviamo in una terra a vocazione agricola dove ancora oggi vi è una forte presenza di pastori e allevatori, ma nessuno aveva investito in asini». E mentre munge le asine, spiega: «L’asino è l’animale che da sempre ha caratterizzato la storia dei popoli della Valle del Sele-Tanagro poiché fino a 70anni fa qui era ancora l’unico mezzo di locomozione che permetteva ai contadini del Tanagro di raggiungere gli altri comuni dell’Alto Sele. Volevamo creare qualcosa che ci facesse restare legati al territorio e, così, con mio marito abbiamo deciso di investire i nostri risparmi nella costruzione della fattoria che oggi conta quaranta asine da latte e alcuni asinelli».

Mariateresa Conte