Lanzara (Pd) apre all’alleanza con il movimento di Palo

PONTECAGNANO. Al via – anche se in realtà qualcosa si muove già da tempo – le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative a Pontecagnano Faiano. Il mandato elettorale dell’attuale sindaco Ernesto Sica scadrà nel 2018 e, salvo imprevisti o sorprese, si dovrebbe andare al voto esattamente l’anno prossimo.

Serra le fila Giuseppe Lanzara, capogruppo consiliare del Partito democratico, principale forza di opposizione: Lanzara, in una nota, apre infatti a una probabile – ma, sembra, abbastanza sicura – alleanza con il movimento civico Pontecagnano Faiano libera, presieduto da Giuseppe Palo. «Il movimento Pontecagnano Faiano Libera in meno di un anno, è diventato un punto di riferimento importante per i cittadini della nostra comunità – ha detto Lanzara – portando avanti le istanze provenienti da ogni zona del territorio, in particolar modo dalle periferie, sempre più dimenticate da questa amministrazione. Numerose e degne di nota sono le iniziative messe in campo in questi mesi dal presidente Palo e dal gruppo di giovani appassionati che dedicano il proprio tempo e il proprio impegno al cambiamento vero della nostra città. Abbiamo l’ambizione di ricostruire passo dopo passo la vita e la vivibilità di ogni periferia ma per raggiungere la meta non si può correre da soli. C’è bisogno di una squadra. Un gruppo di persone comuni unite da un progetto comune. Condividiamo pienamente la strada intrapresa dal movimento Pontecagnano Faiano Libera e vorremmo continuare a percorrerla insieme raccogliendo le proposte programmatiche, certi di trovare con loro la giusta sinergia e i comuni intenti».

Una apertura che di certo non passerà inosservata: Giuseppe Palo, infatti, aveva già annunciato la sua intenzione di candidarsi in occasione delle amministrative del 2018. Palo non è nuovo alla politica: nel 2015 è stato infatti candidato al consiglio regionale nella lista Centro democratico. Non è stato però ancora candidato al consiglio comunale. Lanzara, da par suo, tenta di costruire una coalizione forte che possa portarlo alla vittoria, sfiorata nel 2013 al ballottaggio con Sica. Il quale, dal canto suo, non potrà ricandidarsi in quanto ha svolto due mandati consecutivi (e il secondo volge al termine): nel centrodestra il candidato dovrebbe essere Francesco Pastore, anche se l’ufficialità – così come nel centrosinistra – non c’è ancora ovviamente.

Resta, poi, la grande incognita dell’elettorato che nel 2013 scelse Antonio Anastasio: si parla di 1500 voti.

Marco De Simone

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