Ambiente

Lago nella discarica. Scattano i controlli dell’Arpac e dell’Asl

Pugliano, ispezionato l’ex sversatoio di rifiuti di Colle Barone. Il sindaco: «Gravi omissioni, ora attendiamo la bonifica»

MONTECORVINO PUGLIANO. Gli attesi sopralluoghi da parte di Arpac e Asl nell’ex discarica di Colle Barone, a Montecorvino Pugliano, si sono concretizzati qualche giorno fa. Così come chiesto dal sindaco Gianfranco Lamberti, gli ispettori si sono soffermati per diverse ore nell’area che ha ospitato la tanto discussa discarica situata alle porte del centro dei Picentini. I funzionari dei due enti preposti al controllo ambientale, si sono impegnati a definire interventi e indagini a tutela della salute pubblica e, in poco tempo dovrebbero stilare l’azione di bonifica da effettuare, «magari – auspica Lamberti – con il finanziamento da parte della Regione e del Ministero dell’ambiente».

Secondo chi ha effettuato l’indagine, «il lago artificiale formatosi all’interno di quel sito, andrebbe subito messo in sicurezza». Uno stagno questo, le cui acque, stando al parere degli esperti, non promettono nulla di buono e dove la scorsa estate sarebbero stati avvistati alcuni ragazzi tuffarsi. Il primo cittadino, poi, dovrà verificare se i liquidi di quel lago sono stati utilizzati impropriamente ai fini agricoli da parte di aziende zootecniche presenti nella zona. Di una cosa però è certa Lamberti: «Più volte mi hanno segnalato che alcuni mezzi aerei in dotazione alla Protezione civile, hanno prelevato acqua da questo luogo per spegnere gli incendi nel comprensorio dei Picentini. Ho visitato – sottolinea ancora il primo cittadino – l’ex discarica di Colle Barone, lasciata degradare così da anni con gravi rischi per la salute pubblica e l’ambiente. Gravi omissioni – prosegue – e scarica barile incredibili di chi doveva agire a tutela della salute dei cittadini. Assumeremo provvedimenti decisi, avendo avviato procedure serie per iniziative che non lascino tutto come prima e individuino i responsabili».

Entro domani il sindaco sottoscriverà un’ordinanza nei confronti dei proprietari dell’ex sito di stoccaggio per vietare ulteriori ingressi in quella zona.

Nei prossimi giorni, infine, seguiranno ulteriori controlli congiunti tra Arpac, Asl e Comune nel sottosuolo per verificare lo stato di salute delle falde acquifere.

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