Ladri rubano camion e sfondano cancello di fabbrica di mobili

Il colpo all’alba all’interno del “Salottificio Cappiello” L’imprenditore: «La situazione è diventata insostenibile»

Un altro camion rubato nelal zona industriale. E sempre con le stesse modalità. I ladri entrano all’interno del recinto di uno stabilimento e con lo stesso camion trafugato sfondano il cancello d’ingresso facendo perdere le loro tracce. Proprio come è capitato lo scorso 11 novembre: allora la vittima fu Michele Marrandino. Ieri, invece, è toccato all’azienda Salottificio Cappiello srl, all’incrocio tra la statale 18 e via dei Cinesi. Sul furto indagano i carabinieri di Battipaglia.

Secondo il resoconto fornito dall’amministratore Antonio Cappiello, il raid sarebbe avvenuto tra le 4.30 e le 5 di ieri mattina. Intrufolatisi nel cortile dello stabilimento – che affaccia su un’arteria principale come la statale 18 che risulta ben controllata dalle forze dell’ordine – i ladri hanno messo in moto un camion Iveco 35 del valore di circa 30mila euro, per poi sfondare il cancello d’ingresso e fuggire. I primi ad accorgersi del furto sono stati dei carabinieri in pattuglia sulla statale, che hanno trovato il cancello sul ciglio della strada. Contattato l’imprenditore, i militari hanno capito cosa era accaduto. Il camion era vuoto ed i ladri non avrebbero portato via null’altro dallo stabilimento.

«Sono sconcertato – dichiara Cappiello – hanno rubato un camion di 30mila euro che avevo acquistato poco più di tre anni fa. Era un furgonato che mi serviva per trasportare i mobili ed ora sono in difficoltà. Dovrò acquistare quanto prima un altro mezzo perché c’è l’urgenza di consegnare la merce ai clienti». Nessuna telecamera avrebbe ripreso il fatto, rendendo più ardua la ricerca dei ladri. «Sono riusciti a buttare a terra un cancello lungo circa 15 metri – continua Cappiello – ormai qui è una situazione insostenibile».

Uno stabilimento nel mirino quello del Salottificio Cappiello srl, che negli anni scorsi ha dovuto più volte cambiare cancelli, recinzioni ed insegna. Si trova in uno degli incroci più pericolosi della zona, dove di frequente si registrano incidenti. E le auto spesso finiscono proprio contro il perimetro di pertinenza della fabbrica. D’altronde a pochi metri dallo stabilimento c’è via dei Cinesi, zona dove i ladri sembrano aver trovato vita facile. Numerosi sono i furti da parte di malintenzionati che sono arrivati a rubare di tutto, dai fili di rame fino – ed è notizia di pochi giorni fa – ad impalcature. Al punto che, lo scorso luglio, i residenti della zona chiesero un incontro al Comune e alla Prefettura.

Francesco Piccolo

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