Ladri nella villa del presidente Pingaro

Capaccio, i malviventi inseguiti dai carabinieri e costretti ad abbandonare la refurtiva. «Questa volta hanno perso»

CAPACCIO PAESTUM. «Per una volta a perdere sono stati i ladri...», così Rosario Pingaro, presidente della Bcc Capaccio Paestum e della nota azienda Convergenze, commenta il furto di cui è rimasto vittima. Il colpo è stato portato a segno nelle prime ore di ieri: ma malviventi, però, sono rimasti a bocca asciutta. Sono stati infatti costretti ad abbandonare la refurtiva trafugata all’interno di un capannone, adiacente alla villa di Pingaro, situata in via Feudo.

Ad agire sono stati due uomini, quasi sicuramente stranieri, giunti sul posto a bordo di una Xsara Picasso con targa rumena, risultata rubata. «I ladri – racconta Pingaro – hanno raggiunto il capannone adiacente la mia abitazione. Facendo un buco in una delle pareti, si sono accertati se all’interno ci fossero beni trafugabili. Dopodiché hanno divelto il catenaccio e sono entrati riuscendo a recuperare una motosega, delle biciclette, una motozappa, decespugliatori, e alcuni indumenti». Effettuato il colpo, intorno alle 4 di ieri mattina, hanno cercato di forzare la porta del garage per entrare in casa. A questo punto, è scattato l’allarme ed è giunta la segnalazione all’istituto di sorveglianza “La Torre”, che ha contattato contestualmente i carabinieri.

«Erano le 4.40 – racconta Pingaro – quando il rumore e il suono dell’antifurto ci hanno svegliati ed hanno messo in fuga i ladri. In pochi minuti i malviventi sono stati intercettati in via La Pila dove, resisi conto di essere braccati hanno fermato la macchina, con ancora il motore acceso, e si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce». Nell’auto è stata ritrovata tutta la refurtiva. «Un grazie infinito – aggiunge Pingaro – ai carabinieri e agli agenti della vigilanza per l’ottimo lavoro. Una notte insonne, che ha avuto un lieto fine. Per una volta i ladri hanno perso».

Il raid della scorsa notte è solo l’ultimo episodio registratosi sul territorio capaccese dove il fenomeno dei furti in casa è molto avvertito. «Sono preoccupato del fenomeno ma non allarmato. Nel mio caso la macchina per il controllo del territorio – commenta Pingaro - ha funzionato: in pochi minuti, i ladri sono stati individuati. Una risposta operativa positiva: certo se li avessero presi sarebbe stato meglio ma è andata bene. Se non avessimo avuto tutte le protezioni necessarie con antifurti sulle serrande, porte di ingresso e quant’altro forse sarebbe stato diverso. Chi ha un livello di protezione più basso ha un livello di preoccupazione più elevato del mio. D’altronde è difficile per le forze dell’ordine controllare tutto il territorio, è troppo grande».

Le indagini sono affidate ai carabinieri di Capaccio Scalo unitamente ai colleghi della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Francesco Manna. Qualche ora prima del raid in casa Pingaro, intorno alle 19 di giovedì sera, un altro furto è stato effettuato in un’abitazione privata nella contrada di Santa Venere. I ladri, giunti sul posto a bordo di un’Audi blu, sono riusciti a prelevare un centinaio di euro custoditi in un comodino. Sorpresi da un vicino di casa si sono dati alla fuga. In questo caso sembra che ad agire siano stati degli italiani.

Angela Sabetta

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