Lacrime e palloncini per Valentino

A Campagna i funerali del 15enne. La mamma: «Grazie a chi ha pregato per lui»

CAMPAGNA. La città di Campagna ha dato ieri l’ultimo saluto a Valentino Sozzo, il 15enne deceduto all’ospedale di Potenza per le ferite riportate tre mesi fa in un incidente con la sua moto da cross a Piani di Puglietta. Tanta commozione tra le persone presenti quando la bara è arrivata in corteo dall’abitazione del giovane, poco distante dalla chiesa di San Giuseppe e San Michele Arcangelo al Quadrivio dove si è svolto il rito funebre celebrato da don Antonio Ragone. Il feretro è stato accompagnato da tante persone, tanti giovani provenienti anche dai comuni limitrofi. Presenti alunni degli istituti scolastici e professori. Tanti visi pieni di lacrime, tanti amici che indossavano una maglia bianca con la stampa del viso sorridente di questo ragazzo e in calce una semplice scritta “Addio piccolo angelo”.

Sulla bara bianca un fascio di fiori bianchi e una sciarpa, quella della sua squadra del cuore, la Juventus. Ad accompagnare il feretro la banda musicale che ha suonato brani utilizzati in occasione delle processioni. Una scelta questa che induce a pensare a Valentino non come qualcuno che non c’è più, ma piuttosto ad un suo allontanamento dal mondo terreno per andare a vivere in un luogo migliore, quello degli angeli. “Piccolo angelo”: così lo ha definito anche la madre la quale, nonostante il dolore, ha voluto ringraziare, attraverso le parole di don Antonio, coloro che in questi mesi hanno pregato per suo figlio e l’invito a non piangere per la morte del suo piccolo «perché ora Valentino è diventato un angelo del Signore». I genitori, i nonni, l’intera famiglia di questo ragazzo sono stati ringraziati da don Antonio perché «sono riusciti a trasmettere a questo giovane valori di amore e di fede». Don Antonio rivolgendosi ai ragazzi li ha invitati a «prendere il meglio di quello che il loro compagno ha lasciato ossia il sorriso, la voglia di vivere, la dedizione allo studio e alla chiesa». «Bisogna essere corretti sempre e portare avanti i valori ricevuti dalle vostre famiglie, così come ha fatto Valentino – ha detto don Antonio – il tutto accompagnato dalla vostra intelligenza». Dopo l’omelia la bara è stata salutata da applausi e lanci di palloncini bianchi, simbolo della purezza che contraddistingueva questa giovane vita spezzata.(v.m.)

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