Laboratori didattici e sale per mostre nell’ex fabbrica Cirio 

Capaccio, 20 milioni di fondi Cipe per riqualificare l’area Zuchtriegel: «Sarà la nuova porta di accesso al Parco» 

CAPACCIO PAESTUM. A Santa Venere si parte con la riqualificazione della dismessa area industriale ex Cirio destinata a diventare un nuovo attrattore turistico e culturale.
Ed è proprio Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum, a dare l’annuncio: «Si è concluso il bando relativo alla progettazione della prima tranche dell’intervento, con indicazioni ovviamente fornite dal Mibact. Abbiamo a disposizione 20 milioni di euro di fondi Cipe per riqualificare l’area e lo stabilimento dismesso dell’ex Cirio, dove realizzeremo nuovi spazi strategici che al museo non è possibile creare, laboratori didattici, sale per mostre e conferenze integrate con il vicino santuario di Afrodite, e un ristorante che avrà come unico filo conduttore la Dieta Mediterranea. Per completare tutta l’opera ci vorranno anni, ma speriamo di farcela entro il 202: ovviamente in quell’area bisognerà ripensare ai parcheggi, alla viabilità ed a come valorizzare il nuovo contesto, così come il versante opposto, fino a Vico Tavernelle, dove ci sono altri insediamenti di valore storico nonché ristoranti e attività turistico-ricettive interessanti. Ci vedrei benissimo un’area pedonale estesa fino a lì visto che è una strada stretta e ci passano troppe auto… Su questo abbiamo iniziato a ragionare anche con il sindaco Palumbo».
Oggi si vede poco delle strutture antiche sulle quali nel 1908 la Cirio ha costruito uno stabilimento. Nel 2005 la Soprintendenza archeologica è rientrata in possesso dell’immobile procedendo ad indagini archeologiche che permettessero di riscoprire il settore ancora ignoto del santuario, il primo step di un articolato progetto che prevedeva il riutilizzo degli spazi dell’ex stabilimento per un Museo. Così non è stato e ora si aspetta di vedere come i progettisti immagineranno il recupero dei fabbricati industriali in condizioni sempre più precarie, con la vegetazione che ha ricoperto gli spazi circostanti, utilizzati come discarica. Nell’agosto 2013 si è siglato un protocollo d’intesa tra il Comune di Capaccio e la Soprintendenza per i Beni archeologici di Salerno, che aha ssegnato all’organo di tutela il compito di progettare e realizzare gli interventi relativi alla rifunzionalizzazione dell’ex Cirio.
Che intanto continua ad essere anche un’area di sosta comunale, inutilizzata. In attesa che si realizzi, con 4,5 milioni di euro di fondi comunali il sottopasso ferroviario per collegare parcheggio e città antica. Opera autorizzata dalla Soprintendenza ma ancora alle prese con problemi burocratici.
Oreste Mottola
©RIPRODUZIONE RISERVATA.