la decisione 

«La Yele ora deve essere sciolta» 

Chiesta la liquidazione della società dopo le dimissioni del Cda

VALLO DELLA LUCANIA. Scioglimento della società Yele Spa perché non più in grado di perseguire l’oggetto sociale. Così il Tribunale di Vallo della Lucania, chiamato dal collegio sindacale a pronunciarsi in merito alla prosecuzione o meno dell’esistenza della consociata del Corisa4. Entro lunedì, viene evidenziato nel decreto giudiziale, il consiglio di amministrazione dovrà convocare d’urgenza l’assemblea straordinaria dei soci per la messa in liquidazione della società che si occupa della gestione dei rifiuti e per procedere alla nomina di un liquidatore.
La motivazione è legata al fatto che tutti i componenti del cda sono tutti dimissionari e quindi questo stallo porta la società a non poter più svolgere alcun servizio al territorio. La Yele solo alcuni giorni fa fu oggetto di sequestro preventivo, ad opera della guardia di finanza su disposizione della locale Procura, per 633.967.31 euro, a causa del mancato pagamento delle ritenute d’acconto per l’anno 2013. Venne emesso in via principale nei confronti della società, ed in via residuale nei confronti di chi ha rappresentato la società, Marcello Ametrano, presidente dimissionario, cui sono stati bloccati i conti correnti. La somma in questione costituisce un mancato adempimento tributario in una società, non privata, ma di proprietà di enti locali che vanta nei confronti degli enti serviti nel corso degli anni, più di 26 milioni di euro per prestazioni effettuate, che nonostante le pressioni esercitate e le azioni legali in corso non è riuscita ad incassare.
Una società che da tempo versa in difficoltà economiche. Ciononostante ha sempre cercato di far fronte al pagamento degli emolumenti vantati dal personale dipendente e al pagamento delle forniture di terzi. Gli operai, in ogni caso, saranno riassorbiti dalle nuove ditte che saranno aggiudicatarie del servizio rifiuti presso i diversi comuni. Mentre gli amministrativi resteranno per le tempistiche della liquidazione, per poi venire ricollocati, secondo una apposita graduatoria, nei nuovi Enti di Ambito.
Andrea Passaro
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