La vita di Longo in... musica

Oratorio sacro eseguito a Pompei in onore del fondatore del santuario della Madonna del Rosario. La partitura musicale è del maestro salernitano Matteo Iannone. Ha partecipato anche l’attrice Claudia Koll. Domani, alle 17, l’opera verrà trasmessa sul network Tv2000

Una vita esemplare quella dell’avvocato Bartolo Longo, il beato fondatore del santuario della Madonna del Rosario di Pompei. La sua vicenda è stata ora mirabilmente trasposta in musica, attraverso un oratorio sacro, con il testo di monsignor Baldassarre Cuomo e la partitura musicale del maestro salernitano Matteo Iannone. Dopo la prima esecuzione in assoluto, avvenuta proprio dentro le mura del tempio mariano pompeiano lo scorso 19 ottobre, l’opera verrà trasmessa domani, domenica 26 ottobre, alle ore 17 su tutto il territorio nazionale dal network cattolico TV2000. Strutturato per Soli, Coro e Orchestra, l’Oratorio è stato pubblicato dalle edizioni Setticlavio, specializzate nella pubblicazione di opere relative ad attività musicali, con particolare attenzione a testi didattici e alla musica sacra. La prima esecuzione dell’oratorio - inserita nel programma dei festeggiamenti per il decimo anniversario dell’elevazione di Pompei a Città per decreto del Presidente della Repubblica Ciampi - ha visto la partecipazione dell’orchestra “I solisti di Napoli”, del coro polifonico Jubilate Deo diretto da Gianmichele D’Errico. Per la cantata hanno prestato la propria voce: Francesco Federico, tenore; Michela Della Vista, soprano; Annamaria Sanges, mezzosoprano; Lucia Petrosino, contralto; Michele Polese, tenore; Giuseppe Polese, Maestro preparatore del Coro e con la partecipazione straorinario dell’attrice Claudia Koll come voce recitante. Nell’Oratorio si racconta in maniera sintetica tutta la storia che è alla genesi della costruzione del santuario, a cominciare dal ritrovamento del quadro mariano su un carro merci: “Ma nessuno può prevedere o anche lontanamente intuire – si legge nel testo - quella che sarà la “teofania” pompeiana,/la rivelazione di un misterioso progetto di Dio,/ il quale si servirà di un “segno” modestissimo:/una povera logora tela/raffigurante Maria SS. del Rosario,/e comprato presso un rigattiere/al prezzo di otto carlini”. Non mancano i riferimenti alle numerose opere sociali sorte nel centro vesuviano per aiutare gli orfani e i figli dei detenuti: “Presto Valle di Pompei rigurgiterà di piccoli/ innocenti strappati alla rovina fisica e morale./ Su di loro veglieranno anime consacrate”. L’auspicio, spiega l’autore, il maestro Iannone “è che l’Oratorio sacro possa essere presto eseguito anche a Salerno, città di antica devozione mariana”.