L'EMERGENZA EPIDEMIA

La vita col “super pass”: tanti dubbi e sanzioni

Forze dell’ordine a presidio dei mezzi di trasporto, scattano le prime multe

SALERNO - Sanzioni e tantissime richieste di informazioni: è la sintesi del lunedì che ha visto l’introduzione del “super green pass”. Una certificazione “rafforzata” che, rispetto alla precedente “base”, può essere ottenuta soltanto con la vaccinazione o la guarigione dal virus. Per avere il green pass base, invece, continuerà ad essere sufficiente anche un test negativo, sia rapido (validità 48 ore) sia molecolare (valido 72 ore). Questa semplice differenza ha mandato in tilt tantissime persone. Tra le informazioni più richieste, quelle sulla validità temporale del green pass ottenuto per guarigione o per vaccinazione e se quelli rilasciati prima dell’entrata in vigore della certificazione rafforzata fossero scaduti. E le forze dell’ordine impegnate nei controlli, ieri mattina, hanno dovuto spiegare che qualsiasi certificazione verde ha una validità di nove mesi per i vaccinati e di sei mesi per i guariti anche se emessi nelle settimane scorse e sono a tutti gli effetti super green pass (tranne quelle emesse a seguito di un tampone).

I controlli. La task force delle forze dell’ordine ha eseguito controlli in tutta la provincia per i green pass, in particolare per l’utilizzo sui mezzi pubblici del trasporto pubblico locale. In questo caso occorre la certificazione semplice o base, ottenibile anche con il solo tampone. A Salerno le verifiche a campione sono state eseguite alla stazione ferroviaria principale di Salerno e al terminal bus di via Vinciprova. Nelle prime ore della mattinata elevate due sanzioni a viaggiatori che volevano prendere un treno e un bus senza avere il green pass base. I controllori in strada anche nel pomeriggio e nella serata, sia per i trasporti sia per bar e ristoranti. I risultati definitivi saranno resi noti nella giornata di oggi. Il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, ha ringraziato gli italiani per la collaborazione prestata nella prima giornata di green pass e anche nel Salernitano nessun particolare problema con l’utenza e grande è stata la collaborazione dei cittadini. Molte i green pass scaricati ieri anche in provincia di Salerno, oltre 1,3 milioni in tutta Italia.

I sindacati. «Ben vengano i controlli sui green pass a campione effettuati dalle forze dell’ordine perché vanno nella direzione di quello che noi abbiamo sempre dichiarato, ossia che non potevano essere effettuati dai lavoratori, in particolare da conducenti e verificatori », afferma Gerardo Arpino, segretario provinciale della Fil Cgil. Ma il sindacalista ribadisce: «In ogni caso non possiamo pensare che le forze dell’ordine possano essere distolte dal loro lavoro di controllo del territorio. C’è la necessità di trovare una soluzione alternativa, chiedendo assunzioni mira- te da parte delle aziende e l’utilizzo di vigilanza privata in supporto così da garantire una massima presenza sul territorio ».

Le difficoltà. Problemi per i controlli li sottolinea pure Diego Corace, segretario provinciale della Fit Cisl: «Come sindacato siamo molto perplessi sull’applicazione del nuovo decreto in merito al green pass sui mezzi pubblici. Nel primo giorno di applicazione sono stato un po’ in giro per capire come si stesse procedendo. Su indicazione delle Prefetture, la polizia ha iniziato a controllare con non poche difficoltà i mezzi, vista la complessità e la diversa articolazione delle linee. Tra l’altro alcune aziende hanno inteso male il decreto che prevede controlli a campione da parte delle forze dell’ordine, dando mandato ai propri verificatori di controllare il green pass, creando di fatto qualche problema al regolare svolgimento del servizio pubblico». Corace, inoltre, ricorda: «Come organizzazione sindacale siamo molto preoccupati sulla legittimità di tali scelte, per compiti e funzioni. È difficile pensare di costringere di far scendere dal mezzo un minore senza green pass, a nostro avviso si rischia un denuncia o pensare di controllare a tappeto l'autobus provocando un'integrazione di pubblico servizio».

Salvatore De Napoli