russomando (pd)

«La vicenda dei “paracadutati” gestita male»

SALERNO. «Basta con le polemiche sui giornali. Ora è inutile contestare le decisioni della direzione regionale e nazionale del partito. Stanno pagando gli errori del passato ma ora abbiamo l’obiettivo...

SALERNO. «Basta con le polemiche sui giornali. Ora è inutile contestare le decisioni della direzione regionale e nazionale del partito. Stanno pagando gli errori del passato ma ora abbiamo l’obiettivo comune di far vincere Bersani». Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana e referente provinciale dell’area Renzi interviene nel dibattito interno al Pd sui “paracadutati” nelle liste campane, in particolare per quelle della Camera.

«Noi – dice – crediamo che tutta la vicenda sia stata gestita male fin dall’inizio. Avevamo deciso di non partecipare alle primarie dei parlamentari perché c’era stata un’ingiusta esclusione di un nostro rappresentante. Anche secondo noi è stata sbagliata la composizione delle liste ma – aggiunge – i paracadutati ci sono in Campania come altrove. Le persone che oggi contestano le scelte operate sono quelle che ieri non ci hanno permesso di partecipare alle primarie».

Russomando attacca quindi il segretario provinciale, Nicola Landolfi che, durante la direzione provinciale che ci fu sette giorni prima delle primarie escluse Gennaro Fiume dalla lista adducendo come motivazione l’assenza di un circolo Pd nel suo comune di residenza, Siano, nonostante fossero state raccolte 562 firme a sostegno della sua candidatura. Ma nel mirino del consigliere provinciale c’è anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. «Se avessero tenuto conto del 33 per cento ottenuto alle primarie da Renzi e ci avessero dato un’adeguata rappresentanza nelle liste – osserva – forse oggi il problema non si sarebbe posto perché non ci sarebbe stato lo spazio materiale per altri candidati».

Insomma, per il sindaco picentino, con l’inclusione dell’area Renzi ora ci si ritroverebbe di fronte ad uno scenario completamente diverso. Ma questo comunque non cambia l’impegno in vista delle elezioni. «Sosterremo Bersani perché l’obiettivo è quello di vincere». Per ora, quindi, l’ascia di guerra viene deposta. Un’eventuale resa dei conti potrebbe arrivare con la convocazione dei congressi post elettorali. «Porteremo avanti lo spirito che ha animato la campagna elettorale di Matteo Renzi. È ovvio, quindi, - conclude - che faremo valere le nostre posizioni nei congressi regionali e provinciali».(m.a.c.)

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