La vicenda Cofima arriva in Consiglio Lunedì il dibattito

Del documento di sfiducia si discuterà nell’assise successiva Gravagnuolo: «Atto a disposizione per mettere altre firme»

E’ il momento dell’attesa e del silenzio. I tredici consiglieri di opposizione hanno fatto la loro parte protocollando la mozione di sfiducia che hanno sottoscritto e adesso aspettano il Consiglio comunale in cui sarà discusso il documento. L’occasione non sarà data dall’assise già convocata per lunedì prossimo in quanto per legge il Consiglio dovrà essere convocato tra l’undicesimo ed il trentesimo giorno a partire da martedì. Come sottolineato dall’ex sindaco Gravagnuolo in una nota, in questo lasso di tempo la mozione resterà «nell’ufficio Giunta e Consiglio del Comune, a disposizione dei consiglieri comunali che volessero aggiungere la propria firma a quella dei primi tredici sottoscrittori».

La minoranza spera, dunque, che si aggiungano almeno altre tre firme della maggioranza, in modo da raggiungere il numero sufficiente per far cadere l’amministrazione Galdi. Dalla maggioranza, però, non sembrano trapelare segnali in tal senso. Secondo molti dei suoi consiglieri la mozione rappresenta solo una prova di forza che non avrà i risultati sperati. «Siamo sereni e siamo compatti – ha detto il coordinatore cittadino Pdl e consigliere di maggioranza Enzo Landolfi – Non temiamo alcun confronto con l’opposizione e nessun Consiglio comunale». Intanto la prima cartina di tornasole della tenuta della maggioranza sarà, prima dell’assise in cui si discuterà della mozione di sfiducia, il Consiglio di lunedì prossimo che ruoterà intorno alla questione ex Cofima, oggetto dell’inchiesta della Dda.

E’ proprio questa operazione, infatti, quella che è stata criticata più aspramente nel documento di sfiducia, dal momento che è considerato l’errore più clamoroso del sindaco Marco Galdi. Una sorta di autogol che l’opposizione non potrà non sottolineare, anche nel tentativo di fare breccia nel muro della maggioranza. Su questo argomento interverranno anche i cinque consiglieri di minoranza che, fino a qualche mese fa, erano tra le fila della maggioranza e che, tranne il caso di Antonio Palumbo, votarono “sì” all’acquisto dell’area Cofima, convincendosi dello sbaglio fatto solo in seguito.

Ma all’ordine del giorno dell’assise ci saranno anche altre importanti questioni. Si discuterà, infatti, della problematica del Cstp e della sorte del trasporto pubblico locale, alla luce dei recenti sviluppi della questione. Inoltre si focalizzerà l’attenzione sulle modifiche allo statuto Ausino, sul contratto di quartiere, oltre che su una serie di problematiche legate al servizio cimiteriale. Tra queste la gestione dell’illuminazione votiva e del servizio di cremazione, entrambe da affidare alla “Metellia Servizi”.

Alfonsina Caputano

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