La vasca di Acigliano sarà presto ripulita dal Consorzio Sarno

Il recupero della struttura nella frazione di San Severino è stata affidata all’ente di bonifica dell’Agro nocerino

MERCATO SAN SEVERINO. La vasca di laminazione della frazione Acigliano di Mercato San Severino verrà finalmente ripulita. La buona notizia, a seguito delle polemiche scoppiate nei giorni scorsi per lo stato di degrado in cui versa il bacino artificiale che ha il compito di raccogliere le acque in caso di piena del torrente Solofrana, è giunta dal Consorzio di bonifica del Sarno. Il consigliere dell’ente pubblico in questione, Restituto Pierri, ha comunicato che entro questo fine settimana, o al massimo per l’inizio della settimana prossima, il Consorzio avrà il compito di gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria della vasca.

Il cambio della guardia è avvenuto mediante un’intesa siglata con l’Arcadis (Agenzia della regione Campania per la difesa del suolo) che ha trasferito le sue competenze in materia di gestione dell’invaso di Acigliano al Consorzio di bonifica del Sarno. Il quale, da qui a breve, gestirà l’intera manutenzione della vasca, iniziando a ripulire il bacino che da un’ispezione condotta la scorsa settimana dal comitato spontaneo cittadino locale, presieduto da Giuseppe Forino, è risultato completamente sommerso da arbusti impenetrabili dove si annidano topi, serpenti e insetti vari, che costituiscono un pericolo igienico-sanitario per il centro abitato. La manutenzione della vasca verrà gestita con l’erogazione di fondi regionali senza avere alcuna ricaduta di spesa nel monte lavori dei consorziati.

«Il Consorzio – assicura il consigliere Pierri – effettuerà i primi interventi a breve per ripulire l’invaso dai detriti e dagli arbusti accumulatisi in questo periodo di abbandono. Tuttavia ci sono ancora altri due problemi da risolvere: il primo è quello della fitodepurazione per la pulitura naturale del bacino; il secondo quello della riduzione della sezione del foro di uscita della vasca che consentirebbe di evitare gli allagamenti a Pandola».

In particolare, la fitodepurazione, essendo un sistema di depurazione naturale delle acque reflue domestiche, agricole e talvolta industriali, riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide. Tale meccanismo, se attivato in modo corretto con appositi impianti, consentirebbe una depurazione naturale degli ambienti della vasca. Invece, per quanto riguarda gli allagamenti di Pandola, una riduzione del canale in uscita eliminerebbe un problema che si protrae ormai da anni nella frazione, creando innumerevoli disagi ai cittadini locali.

Nessuno, infine, dimentica i malori accusati soprattutto da persone anziane che, colte da asma e altri problemi alle vie respiratorie, hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dei sanitari.

Mario Rinaldi

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