La “Tusciania” riconsegna il PalaSchiavo

La società lascia la gestione dell’impianto: «È il Comune che deve pagare per i lavori fatti da noi»

Il palazzetto Schiavo torna al Comune. L’Asd Tusciania, gestore della struttura dal dicembre 2014, ha riconsegnato le chiavi. La convenzione col Comune era scaduta il 15 dicembre dello scorso anno, senza rinnovo. La relazione della dirigente di settore, Anna Pannullo, aveva evidenziato un debito della Tusciania, nei confronti del Comune, di circa 20mila euro. Oneri poi scomputati dopo i lavori eseguiti dall’associazione all’interno della struttura, fino a ridursi alla cifra – aggiornata a gennaio – di 12mila euro. Soldi che la Tusciania non intende versare per intero al Comune («pagheremo il giusto appena questo giusto sarà determinato»), giacché l’associazione è in attesa di un incontro con l’ente per valutare la differenza tra i lavori svolti nella struttura e il canone.

La vicenda è stata spiegata ieri da Enzo Porcelli ed Elena Albero, quest’ultima presidente della Tusciania, nella sede dell’associazione, in via Sauro. «La commissione straordinaria, nel dicembre 2014, ci aveva pregato di subentrare al precedente gestore (l’Asd Ciclolonga) in un contesto non facile, in quanto il Comune non aveva la forza economica e le condizioni per mantenere la struttura – ha detto Porcelli – noi abbiamo accettato la sfida, rilevando il palazzetto Schiavo pur consapevoli dei grossi problemi e venendo successivamente a conoscenza di ulteriori fattori che ci hanno penalizzato. Ad esempio un impianto di riscaldamento da ripristinare ed un gruppo elettrogeno non sufficiente. La struttura poteva valere il canone richiesto dall’ente, ma in quelle condizioni il valore era inferiore».

Porcelli ha evidenziato che «lasciamo la struttura per nostra volontà. Abbiamo chiesto un incontro al Comune per definire la differenza tra ciò che dovremmo scomputare per i lavori eseguiti, pari a circa 16mila euro, e la cifra che l’ente ci chiede, circa 12mila euro. Vogliamo chiudere questo capitolo. Facciamo attività sportiva da 35 anni ed abbiamo sempre onorato i nostri impegni. La situazione del palazzetto è drammatica. Mi auguro che il Comune riesca a rimetterlo in piedi, trovando persone che possano dare almeno la metà di quanto abbiamo dato noi». E chiarisce: «non abbiamo alcun debito relativamente alle utenze. Anzi, da circa un anno vantiamo un credito di circa 2.800 euro con il fornitore di energia elettrica».(f.p.)

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