«La troppa trasparenza diventa un rischio»

CONTRONE. Si è tenuto ieri mattina, nell’aula consiliare del Comune di Controne, l’incontro su “Trasparenza e legalità. La responsabilità degli amministratori negli enti locali”. Presenti numerosi sindaci e segretari comunali degli Alburni e della Piana del Sele. Dopo i saluti del sindaco Ettore Poti, si sono succediti gli interventi del procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo; del procuratore di Vallo della Lucania, Antonio Ricci; di Raffaele Maienza e Giuseppe Tagliamonte, rispettivamente giudici della sezione controllo e di quella giurisdizionale della Corte dei conti della Basilicata.
È stato affrontato il tema della correttezza dell’azione amministrativa nell’ottica penalistica, alla luce dei pericoli che si vanno configurando, come riferito dal procuratore Lembo, in termini di infiltrazione e trasferimento di organizzazioni criminali dagli ambiti canonici del Napoletano verso il Salernitano, finora immune a questo tipo di problemi, ma comunque sempre territorio appetibile.
Quindi è stato affrontato il tema dell’amministrazione pubblica intesa come casa di vetro, che non sempre risulta essere un fatto positivo. Il giudice Tagliamonte ha evidenziato: «La trasparenza indiscriminata rischia di penalizzare o compromettere la sicurezza di alcuni dati che possono necessitare di maggiore garanzia di segretezza». C'è stato un momento di confronto con i presenti, elaborando il tema della difficoltà delle amministrazioni di conciliare osservanza delle norme con la contestuale esigenza di assicurare un servizio efficiente. Si è chiarito che il compito del magistrato, specie di quello della Corte dei conti, non è quello di punire e sanzionare indiscriminatamente, ma di comprendere le difficoltà in cui amministratori e funzionari si trovano ad operare.