La tragedia greca in un videogame

Al Tasso gli studenti rielaborano Eschilo con i new media

La battaglia di Salamina diventa un videogame. Serse, re della Persia del V secolo a.C. presta il volto ad una blasfema copertina di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese vittima di un recente attacco terroristico. Perchè nell’era di Facebook, Instagram e Whatsapp, anche i Persiani, la tragedia di Eschilo rappresentata per la prima volta nel 472 a.C. ad Atene, cambia pelle. E dalle pagine di carta dei libri di testo, si trasforma, come un eroe della Marvel, in un trailer di un film che non sarà mai girato, in uno spot graffiante, in un videoclip dai toni pop.

Non è un gioco. Ma una piccola rivoluzione culturale nata dalla partnership tra il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Salerno e il liceo classico “Tasso” di piazza San Francesco, dove ieri due classi dell’istituto, la IC e la IE, si sono cimentate in una sfida innovativa. Partendo dall’analisi testuale della più antica opera teatrale che ci sia pervenuta, integra, dal mondo greco, gli studenti hanno presentato ad una giuria di esperti della comunicazione, la loro rilettura del dramma storico. E per farlo, non solo hanno adoperato le tecnologie dei nuovi media, ma hanno pescato, per rielaborazioni assolutamente originali, nei nuovi linguaggi del contemporaneo.

La battaglia di Salamina ed il sogno angoscioso di Atossa, sono stati i temi che maggiormente hanno incuriosito gli studenti, spingendoli a liberare la propria creatività. «I lavori erano tutti interessanti - spiega il docente universitario Alfonso Amendola - Abbiamo visionato dei trailer con un montaggio molto strutturato». “Sui prossimi campi di battaglia”, “Una guerra che non dimenticheremo”, sono alcuni degli slogan coniati dai ragazzi del “Tasso” per “lanciare” un ipotetico lungometraggio sullo scontro tra la lega panellenica comandata da Temistocle ed Euribiade e l’impero achemenide capitanato da Serse I di Persia. «Chi lo dice che a tredici anni non ci si può appassionare alla tragedia greca? - racconta felice una studentessa in attesa di presentare alla commissione il suo progetto - Tutto dipende da come ti vengono proposte le cose». Mettici poi che a tredici anni l’Iphone è già superato e navigando in rete si ha grande faciltà a scovare programmi di ultima generazione, come quello che consente di trasformare un conflitto da colossal in un videogame, con tanto di punteggio da assegnare a chi sopravvive all’urto con «l’aspra costa». «Noi abbiamo preferito la satira - spiega uno studente - perchè siamo rimasti molto colpiti dall’attentato francese». E così la copertina di Charlie Hebdo diventa Serse Hebdo, con titoli choc, come “Il 10 per cento di tragedia in più” o “Speciale Atossa nuda”, laddove Atossa fu la madre del regnante di Persia.

Qualcun altro, invece, ha scelto di non scavalcare troppo la staccionata della tradizione, lavorando più sul linguaggio che sui format. E così il carro si trasforma in una moderna Vespa e la spiegazione etica affidata allo spettro di Dario che vede nella hybris del figlio la ragione della disfatta militare, viene riscritta con una grammatica postmoderna, rapidissima, quasi da messaggino di whatsapp. «E’ un modo per stimolare glii studenti - commenta la professoressa Ester Cafarelli, referente del progetto - Crediamo fermamente nell’impostazione metodologica degli studi classici, ma al tempo stesso ci è sembrato giusto aprire uno spaccato sulle nuove letture del contemporaneo, che sono più vicine al background dei ragazzi di questa fascia di età. Anche per questo la dirigente Carmela Santarcangelo, ha deciso di istituire due sezioni con indirizzo Comunicazione». La giuria, formata da Davide Speranza (giornalista de la Città), Laura Cuomo (sezione teatro Linea d’Ombra) e Vincenzo Del Gaudio (studioso di teatro), selezionerà i migliori, che torneranno a sfidarsi nella “finale” di maggio. A decidere chi sarà il vincitore, saranno gli stessi alunni della scuola.

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