La tragedia di S. Severino Il giorno delle autopsie 

Dagli esami necroscopici la possibile verità sul rogo di via Tommaso Sanseverino Resta in piedi l’ipotesi dell’omicidio-suicidio con le fiamme appiccate da uno dei fratelli

MERCATO SAN SEVERINO. Continuano le indagini degli inquirenti sul rogo verificatosi la scorsa settimana in un appartamento di via Tommaso Sanseverino a Mercato San Severino centro, che ha provocato il decesso di tre persone: Iole De Marco, 82 anni, madre di due figli, deceduti anche loro nell’incendio, Donato e Franco Papa, rispettivamente di 61 e 58 anni. Oggi verrà eseguita l’autopsia al centro di medicina legale dell’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino.
Dal punto di vista delle indagini, resta in piedi l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, inizialmente avanzata dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino che hanno condotto le indagini sotto la guida della Procura di Nocera Inferiore. Un giallo, sul quale si sta cercando di far luce nel tentativo di ricostruire la dinamica di una tragedia che ha scosso un’intera comunità. Dai rilievi eseguiti si presume che uno dei due fratelli (presumibilmente il più giovane), che pare soffrisse di crisi depressive, avrebbe appiccato il fuoco in una delle stanze dell’appartamento posizionato al secondo piano dello stabile di via Tommaso Sanseverino, provocando un incendio di vaste proporzioni nel quale sono stati coinvolti anche la madre e il fratello.
I vigili del fuoco stanno ancora analizzando gli elementi rimasti sul luogo della tragedia per cercare di trovare indizi utili che possano far risalire alla causa che ha determinato l’incendio. Infatti, non è ancora chiaro se le fiamme siano state generate da una stufa, una coperta elettrica o da una qualsiasi altra fonte di calore. Resta il dubbio che a provocarlo possa essere stato uno dei due fratelli a causa della sua eventuale condizione di disagio psicologico.
Domani, forse, si terranno i funerali delle tre vittime e il sindaco, Antonio Somma, ha annunciato che proclamerà una giornata di lutto cittadino, chiedendo ai titolari degli esercizi commerciali di abbassare le serrande al passaggio dei feretri in segno di rispetto. Nel mirino di molti cittadini sono finite anche le politiche sociali, la cui funzione di antenne sociali per l’individuazione dei problemi e dei disagi è stata messa in discussione sotto diversi punti di vista. Di avviso contrario il primo cittadino, il quale si ritiene fermamente convinto che per arrestare i fenomeni di disagio sociale sia necessaria l’emersione degli stessi, che in molti casi sono di difficile individuazione.
Mario Rinaldi
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