MATURITÀ 2016

La traccia sui confini salva i ragazzi salernitani

Consensi anche per il rapporto padre-figlio, in pochi hanno invece scelto l'analisi del testo

SALERNO. Che i giovani amino spingersi oltre ogni confine e superare i propri limiti è ormai chiaro. E non è un caso, dunque, che la traccia di tipologia D, dedicata proprio ai confini, risulti la più scelta dai maturandi di quest’anno. Anche a Salerno, dove è stata la più “gettonata” in diversi istituti. Le motivazioni le sintetizza per tutti Angela Salernitano, del liceo scientifico Alfano I: «Ci è stata data la possibilità di riflettere su come gli uomini superino i confini e se riescano davvero ad andare oltre i propri limiti». Poi, soffermandosi sulle altre possibilità offerte ai candidati, aggiunge: «Le tracce non erano difficili, ma non mi aspettavo uscisse Eco, era un po’ scontato e tutti dicevano che non sarebbe uscito». Il malcontento per l’analisi del testo di Eco è parso generalizzato perché, come spiegano in tanti, «non è un autore in programma». Boicottaggio totale anche su Saba, i poeti ermetici e gli autori del ’900 che, a quanto pare, i programmi ministeriali troppo vasti non riescono a raggiungere. Ma scartata dai più, l’analisi del testo è stata scelta da Veronica e Luigi del Regina Margherita, nonostante pensassero all’Isis come tema di attualità.

La traccia sui significati dei confini. Dolores Giugliano è un’altra studentessa dell’Alfano I che ha scelto di argomentare sul concetto di confine: «La traccia è legata all’immigrazione, quindi mi ha dato la possibilità di dire tante cose. Gli argomenti proposti erano abbastanza facili, cose di cui oggi si parla. Ho scelto quella sul confine perché mi sembrava più appropriata per gli studi che sto facendo per l’orale, ossia devianza e criminalità. Non siamo arrivati col programma a studiare gli autori richiesti dalle tracce di letteratura, perciò quasi nessuno ha scelto questa traccia». “Oltre i confini” anche Carmine Guariniello, dell’istituto tecnico indirizzo meccanico Galilei: «Era un tema la più semplice perché di carattere generale. Le altre tracce non ce le aspettavamo: avevamo intuito che sarebbe uscito Eco, la prof era convinta che uscisse, ma nonostante ciò non l’abbiamo studiato». Francesco Citro, sempre del Galilei, ha scelto la tipologia D: «Potevo esprimermi come volevo, spaziare. Gli autori di letteratura non li conoscevo, perciò non avrei mai scelto quelle tracce, troppo difficili. La mia era l’unica fattibile, più breve e facile da capire». «Credo che ci siano diversi modi per definire il concetto di confine – spiega Alfonso Genovese, dell’istituto Sabatini-Menna – quelli negativi, che hanno portato a guerre sanguinose e quelli positivi, che rappresentano l’identità di ogni persona e Paese». Come lui, anche Gerardo Di Giura, studente della stessa scuola, ha optato per il tema d’attualità: «La traccia sui confini è quella che meglio si allaccia al passato e al presente». Giada Giannattasio, del regina Margherita, ha optato per la stessa traccia sentendosi molto preparata su un tema importante quale l’immigrazione.

Il rapporto padre-figlio nella letteratura e nell’arte del ’900. Chiara Russo, dell’Alfano I, è rimasta affascinata dalla traccia di ambito artistico letterario: «È stato un modo per esprimere il rapporto che credo ci sia oggi tra padri e figli e collegarlo alla letteratura. I documenti dati ci hanno aiutato a scrivere e c’era la possibilità di spaziare in tutto il programma dell’anno». Luca Andria, studente del liceo artistico Sabatini-Menna, ha scelto questa traccia per la possibilità d’immedesimazione: «Ho uno splendido feeling con mio padre, è il mio migliore amico». Paola Potente, studentessa dell’alberghiero Roberto Virtuoso, ha affrontato le problematiche sull’educazione: «Mi sono ispirata a quei genitori poco permissivi e troppo oppressivi». Carolina Talento, del liceo scientico Da Procida afferma: «È stato l’argomento più bello tra quelli proposti». Stessa scelta anche per Giulia Sapienza: «Vivo uno splendido rapporto con i miei genitori e ho voluto omaggiarli».

Il saggio breve. Vincenzo Petrone, dell’Alfano I, ha optato per il saggio breve di ambito tecnico scientifico sull’uomo e l’avventura nello spazio: «Ci hanno dato dei testi sulle recenti scoperte su Marte e le varie missioni nello spazio. Non ero teso, perché abbiamo fatto molte simulazioni con la prof». Avventure nello spazio anche per Mario Rispoli, del Galilei: «Le missioni spaziali, le innovazioni per scoprire nuovi pianeti e per arrivare su Marte: questa traccia di ambito tecnico scientifico è più appropriata al nostro percorso di studi. Siamo un istituto tecnico, abbiamo bisogno di parlare di cose che ci riguardano. Gli autori di letteratura non li abbiamo studiati e Eco non era neanche in programma». Riccardo Siena è stato il primo a concludere la prova al Tasso. Ha scelto anche lui l’ambito scientifico fondendolo con quello umanistico: «Ho parlato dell’uomo e dello spazio, il tutto in chiave filosofica, collegandomi anche al romanticismo».

L’ambito storico culturale. Chiara Vuto, di Bellizzi, ha svolto il tema della tipologia B, ambito storico culturale «perché – spiega – tratta della valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Ho buone conoscenze in campo artistico. Non mi aspettavo queste tracce, soprattuto quelle su Eco e Saba che non conosco». Anche Simona Cantilena ha scelto questa traccia: «Riuscivo ad argomentare più liberamente, potevo citare poeti che ho studiato. Siamo soddisfatte di quello che abbiamo fatto. Siamo più tese per il quizzone della terza prova». L’ambito storico-politico sul valore del paesaggio è piaciuto anche a Maria Clemente, del Tasso, e a Federica Leone e Sharon Gallo, dell’istituto tecnico Genovesi.

Il voto alle donne. Sempre al Genovesi, Alex Figliolia ha scelto il tema storico sul voto alle donne: «L’ho trovato molto attuale». Stessa valutazione fatta da Alessio Luongo, del liceo scientifico Da Vinci. Identica scelta per Bilboc Alin, del Galilei: «Quello delle donne e il suffragio universale è un argomento che negli anni scorsi avevo studiato». Oreste Procida, del Virtuoso, spiega: «Sono per la parità dei sessi, per questo ho scelto questa traccia».