IL FATTO

La “Terra dei Fuochi” Patriciello a Salerno

Il prete simbolo della lotta all’illegalità ha incontrato gli studenti dell’Istituto Agrario

«Porterò al Presidente della Repubblica la storia delle mamme dei figli morti della nostra terra. Per noi ambiente e salute stanno assieme come gemelli siamesi, se muore uno muore l’altro, ma lo abbiamo compreso con ritardo». A dirlo don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, all’Istituto professionale per l’agricoltura di Salerno per un incontro sul tema della Terra dei fuochi. Nel corso del dibattito con gli studenti, don Patriciello ha annunciato che dopodomani incontrerà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «La camorra ha fatto la sua parte, ma senza l’industria disonesta non sarebbe arrivata a tanto - spiega agli studenti il parroco di Caivano - ho incontrato Carmine Schiavone per quattro ore in una occasione, e gli ho ribadito il mio pensiero sul fatto che camorra e industria disonesta hanno celebrato un matrimonio maledetto». Il dibattito all ’istituto agrario di via Delle Calabrie si è aperto con un minuto di silenzio in memoria di Michele Liguori, il vigile anti-roghi di Acerra scomparso ieri. «Tutte le volte che si parla del dramma dei roghi, si chiama in causa la responsabilità comunale. Adesso che Michele non c’è più, bisogna pensare a chi era accanto a lui quando si batteva per la nostra terra. Se ne è andato un eroe del nostro territorio che va celebrato», dice il sacerdote.