«La strada per l’Eremo è a uso pubblico» 

Il Consiglio comunale ha risolto la questione del libero transito in via Vicinale dove i residenti hanno sistemato dei cancelli

All’attenzione del Consiglio comunale tenutosi ieri pomeriggio a Palazzo di Città, la classificazione della via vicinale San Martino quale strada vicinale soggetta a uso pubblico. Un provvedimento importante e atteso dall’intera comunità delle località di San Martino e Santa Maria del Rovo per risolvere l’annosa questione del libero accesso allo storico Eremo, interdetto per la presenza di cancelli e catene installate dai residenti che rivendicano la proprietà della strada.
«È stato un lavoro certosino degli uffici competenti, che va a smontare le osservazioni effettuate dai residenti - ha spiegato il consigliere delegato al patrimonio, Anna Padovano Sorrentino, che negli ultimi mesi ha seguito l’intero iter - tra le altre cose i residenti hanno lamentato l’insussistenza di pubblica servitù della strada e la presenza, contestualmente, di altri percorsi per raggiungere l’Eremo. Si tratta, tuttavia di due sentieri e non percorsi carrabili, che consentono solo il percorso pedonale. Su quella strada c’è sempre stato un libero accesso delle auto per raggiungere l’Eremo e a testimoniarlo ci sono numerosi documenti e foto che risalgono agli anni ’70 e mostrano matrimoni e manifestazioni culturali. Per quanto riguarda i cancelli, poi - ha spiegato infine il consigliere Padovano Sorrentino - sono da ritenersi abusivi in quanto la zona è sottoposta a vincolo paesistico. In definitiva sono contenta di questo risultato, la comunità e legata al luogo di culto e all’encomiabile lavoro fatto dal parroco responsabile dell’Eremo, don Francesco Della Monica».
Non sono mancate tuttavia le perplessità in sede di consiglio comunale. In particolare è stato il consigliere Massimiliano Di Matteo a richiedere il ritiro dell’argomento all’ordine del giorno per procedere con un maggior approfondimento e l’indizione di un tavolo tecnico che coinvolga anche i residenti. «Bisogna acquisire i dati necessari in merito ai luoghi, la lunghezza e la larghezza del tracciato stradale - ha obiettato Di Matteo - e rendere partecipi i residenti e tutti i proprietari per il perfezionamento dell’interesse pubblico della strada. Non dimentichiamo che bisogna anche valutare l’aspetto urbanistico e catastale del tracciato considerato che attualmente la strada non è percorribile in quanto manca ogni minima misura di sicurezza a partire dalla segnaletica».
Nonostante le perplessità del consigliere di Amiamo Cava, il procedimento è stato comunque votato e approvato (contrari Barbuti, Ferrara, Aliberti e Di Matteo) con la promessa da parte del sindaco Servalli di un immediato sopralluogo per l’opportuna messa in sicurezza della strada.
Giuseppe Ferrara
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