la mostra 

La storia della Salernitana da venerdì allo stadioVestuti

Lo stadio Donato Vestuti riapre le porte alla Salernitana e lo fa in occasione della mostra “Storie di Salernitana 1919-1990” che aprirà ufficialmente i battenti venerdì pomeriggio. Ieri la...

Lo stadio Donato Vestuti riapre le porte alla Salernitana e lo fa in occasione della mostra “Storie di Salernitana 1919-1990” che aprirà ufficialmente i battenti venerdì pomeriggio. Ieri la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso la sala Giunta del Comune.
«Una bella iniziativa che ci riporta indietro nel tempo, in una storia che è un po’ di tutti noi – ha commentato l’assessore allo Sport Angelo Caramanno – Ognuno di noi ha infatti la sua partita da ricordare e la sua maglia». Ad attendere i visitatori un percorso documentale che raccoglie oltre trecento cimeli. Ad essere ripercorsa è la storia della squadra granata dal 1919 fino al 3 giugno 1990, quando venne giocata l’ultima partita allo stadio Vestuti. Ad occuparsi dell’organizzazione dell’esposizione l’associazione “19 Giugno 1919” che ha curato il progetto per oltre un anno prima di arrivare alla realizzazione definitiva.
«Il nostro è un progetto ambizioso e impegnativo – hanno spiegato gli organizzatori – il cui obiettivo è quello di creare un senso di appartenenza e di coinvolgimento». La mostra si potrebbe dividere in due parti; una prettamente storica ed una maggiormente legata al mondo del calcio. Nella prima, ad esempio, si ripercorre tutta la storia relativa alla costruzione dello stadio Donato Vestuti e, tra l’altro, sarà possibile visionare il progetto originale dell’architetto Guerra recuperato dal consigliere comunale Nico Mazzeo. Ancora, si racconta la storia del personaggio Donato Vestuti nonché di Renato Casalbore. Ci sarà poi spazio per raccontare la storia dei diversi simboli della squadra, dei suoi personaggi maggiormente rappresentativi (non solo calciatori).
Una parte della mostra è stata poi dedicata per un approfondimento sulla nascita del movimento Ultras nel comune capoluogo. Insomma, un percorso che preannuncia forti emozioni e la possibilità di lasciarsi andare ai ricordi sia belli che brutti.
«Questo – ha detto Nico Mazzeo – è un modo per coniugare il gioco del calcio alla cultura, nonché alla storia della comunità». La mostra è a titolo gratuito e sarà visitabile fino alla giornata di domenica. Si tratta, quindi, di un’altra interessante iniziativa dell’associazione “19 Giugno 1919” che già due anni fa promosse a Palazzo Genovese l’esposizione “Salernitana la maglia” e che nel corso di questi ultimi due anni ha curato diversi eventi legati alla storia dei granata.
Angela Caso
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